CGIL BERGAMO

ABB : ANNUNCIATI OGGI 248 POSTI A RISCHIO A DALMINE

Pirotta, FIOM-CGIL: “L’’azienda intende delocalizzare produzioni che hanno più impatto occupazionale in paesi low cost”

 

Bergamo, giovedì 3 dicembre 2009

 

L’annuncio è di 290 lavoratori a rischio, 248 nello stabilimento di Dalmine, 42 in provincia di Pescara, dove la produzione verrà chiusa e trasferita in bergamasca (ancora non si sa se nella nostra provincia lo stesso numero di dipendenti vi verrà impiegato): al di là delle cifre esatte, la riorganizzazione annunciata oggi dal gruppo multinazionale elettromeccanico Abb fa davvero paura.

 

Oggi a Milano, presso Assolombarda, si è tenuto l’incontro in cui l’azienda ha comunicato ai sindacati il nuovo piano riorganizzativo e il conseguente possibile esubero di 290 persone.

”La vera impressione è che l’azienda intenda delocalizzare produzioni che hanno maggior impatto occupazionale in paesi low cost, come la Repubblica Ceca” ha detto poco fa, all’uscita dall’incontro Roberto Pirotta della FIOM-CGIL. “La situazione è gravissima: il 9 dicembre, in mattinata, si riunirà il coordinamento nazionale sindacale ABB, e nel pomeriggio è già previsto l’incontro con l’azienda. Il giorno successivo, 10 dicembre, si svolgeranno le assemblee in azienda dove decideremo quali iniziative e mobilitazioni attuare”.

 

“La richiesta dell’azienda è irragionevole” aggiunge Mirco Rota, segretario generale provinciale della FIOM-CGIL, “anche perché ABB in questi anni non ha fatto altro che registrare, grazie ai lavoratori, consistenti profitti. Lo prova il fatto che non abbia mai utilizzato lo strumento della cassa integrazione. L’annuncio di oggi non è altro che uno schiaffo a chi ha contribuito di più ai buoni risultati aziendali del recente passato”.

 

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