AEROPORTO DI ORIO AL SERIO
SCIOPERO GIOVEDÌ PROSSIMO AL CENTRO AEROPORTUALE ASSISTENZA VOLO
Coinvolti nella vertenza, torre di controllo e servizio di informazioni aeronautiche e meteorologiche. Oggi 2° ricorso per comportamento anti-sindacale depositato dalla FILT-CGIL
Bergamo, lunedì 14 settembre 2009
Risale alla fine di gennaio la vicenda dei 37 lavoratori del Centro aeroportuale assistenza volo, anche se la vertenza vera e propria era stata aperta all’inizio di aprile. Ora, sarà sciopero.
La mobilitazione era stata fissata per il 19 luglio, ma fu differita su suggerimento della Commissione di Garanzia per la sovrapposizione con altri scioperi nel settore del trasporto aereo.
Le Rappresentanze Sindacali Aziendali FILT-CGIL, primo sindacato per iscritti al Centro Aeroportuale, hanno proclamato la nuova agitazione per giovedì prossimo, 17 settembre, dalle ore 12 alle 16, per tutto il personale ENAV spa del Centro Aeroportuale Assistenza Volo (CAAV) dell’aeroporto di Orio al Serio (cioè, per una quarantina di persone, nei posti chiave dello scalo). Giovedì mattina, prima dello sciopero (dalle 10.00) si svolgerà un’assemblea dei lavoratori a cui seguirà la distribuzione di migliaia di volantini (dalle 12.00) all’interno dello scalo, di fronte all’area check.-in (partenze).
Questa prima iniziativa di lotta arriva dopo una serie di inadempienze contrattuali nella formulazione dei turni della torre di controllo (TWR) e dell’ufficio-servizio di informazioni aeronautiche e meteorologiche per la navigazione aerea (ARO-MET): per il sindacato i turni non rispetterebbero un fine settimana libero al mese e sforerebbero le ore massime programmabili. Giudizio critico anche sull’affidamento di incarichi di responsabilità di capo turno in torre che “non rispettano quanto contenuto nel Contratto nazionale”. In terzo luogo, il sindacato denuncia che nella stesura dei turni l’azienda “non rispetta la reperibilità nella sala operativa della torre di controllo, non prevedendo ogni giorno sostituzioni per eventuali assenze, contrariamente a quanto indicato dall’Ente Certificatore”. Manca, poi, un accordo sulla questione della pluri-reperibilità (più di un turno al mese) nella sala operativa ARO-MET.
Un confronto con la Direzione locale era stato chiesto per ottenere un accordo scritto, ma l’incontro non è mai stato concesso (malgrado in Prefettura l’azienda avesse preso un impegno formale al riguardo).
“Rispetto a luglio, i lavoratori sono oggetto di ancor più acredine da parte dell’azienda” commentano Cesare Beretta, segretario generale provinciale FILT-CGIL, e il delegato RSA FILT, Pietro Pellegrino. “Siamo arrivati a registrare comportamenti ostili contro la CGIL, i suoi rappresentanti e i suoi iscritti. Per questo ci siamo sentiti costretti a presentare due ricorsi davanti al Tribunale del Lavoro di Bergamo, ricorrendo all’art. 28 legge 300 (Statuto dei Lavoratori), per comportamento antisindacale. Il primo ricorso, che risale al 7 agosto, è stato presentato per turnazioni non rispettose del Contratto, per spostamento delle bacheche sindacali e per il richiamo in sede di due lavoratori che erano destinati a Montichiari. Il secondo ricorso è stato depositato proprio oggi, a seguito di un quantomeno ‘sospetto’ cambio di turni per gli iscritti CGIL in occasione dello sciopero, con l’intento di indebolire la riuscita della mobilitazione”.
Con la mobilitazione di giovedì il sindacato chiede che “si ristabiliscano nel CAAV di Orio la giusta legalità, la dignità ed anche la serenità necessarie affinché si possa continuare a lavorare dando un buon contributo al processo di crescita che ha portato l’aeroporto di Bergamo al raggiungimento delle prime posizioni a livello nazionale per movimento, traffico di passeggeri e merci. Gli atteggiamenti della Direzione locale durante la trattativa, le proposte presentate e le ultime decisioni unilateralmente assunte (anche riguardo lo spostamento delle bacheche sindacali in un luogo non accessibile a tutti i lavoratori) dimostrano che l’unico obiettivo della nostra controparte è quello di creare una forte spaccatura fra lavoratori e azienda. Di fronte a questa situazione il sindacato non può che prendere atto dell’indisponibilità aziendale ad una soluzione condivisa, che mortifica gli sforzi messi in atto dall’organizzazione sindacale. La trattativa si è dunque interrotta per responsabilità e volontà aziendale”.