CGIL CISL UIL BERGAMO

DDL SICUREZZA
I SINDACATI BERGAMASCHI:
“LA LEGGE DELLA PAURA PORTERA’ SOLO DOLORE E SOFFERENZA”

Bergamo, venerdì 3 luglio 2009

 

Di seguito, le considerazioni delle segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL di Bergamo a proposito dell’approvazione definitiva da parte del Senato del Disegno di Legge sulla Sicurezza, da oggi legge dello Stato, in attesa solo di promulgazione e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

“Un provvedimento che apre una ferita profonda nel nostro ordinamento giuridico e, soprattutto, nella nostra democrazia, comprimendo gli spazi di libertà. È senz'altro un diritto dello Stato quello di decidere chi e quanti debbano entrare nel proprio territorio, così come è sacrosanto voler governare il fenomeno migratorio, ancor di più in un momento di crisi economica, anche per evitare tensioni sociali.

Ma il provvedimento così come è stato approvato, sommandosi alla Bossi-Fini già in vigore, si dimostra vessatorio e razzista. L’introduzione del reato di clandestinità, oltre ad essere una vera assurdità giuridica, condanna gli immigrati alla clandestinità: un vero e proprio stravolgimento della cultura giuridica del nostro paese, che per rispondere ad un furore ideologico calpesta l’umanità.

Così come è un falso accertato che questa legge aumenterà la sicurezza quando, contemporaneamente, alle forze dell’ordine vengono decurtati i fondi. E non saranno certamente le ronde, che prefigurano una inaudita e anticostituzionale privatizzazione della sicurezza, a rendere i cittadini più sicuri. Si può dire che da oggi il paese è più cattivo, meno libero e più insicuro.

Occorre una profonda riforma delle normative sull’immigrazione che hanno prodotto finora decine di migliaia di cittadini in condizioni di irregolarità e clandestinità oltre ad anni di attesa per avere il rinnovo del permesso.

Per questo è indispensabile riaprire il dialogo tra Governo e parti sociali per ricercare soluzioni condivise al tema dell’immigrazione e dell’irregolarità, trovando soluzioni umanamente ragionevoli e equilibrate”.

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