Da domani fino al 29 luglio lavoratori al voto per il referendum

PIATTAFORMA NAZIONALE FIOM-CGIL: A BERGAMO E IN PROVINCIA OBIETTIVO 400 ASSEMBLEE
Il 28 luglio serata in 14 sedi della provincia per illustrare le richieste ai cassaintegrati
 

Bergamo, martedì 7 luglio 2009

Inizia domani la campagna di assemblee nelle aziende metalmeccaniche bergamasche: saranno circa 400 in circa 300 fabbriche diverse, da svolgere entro il 29 luglio. È l’obiettivo della FIOM-CGIL provinciale, che, come sta avvenendo in tutto il Paese, illustrerà la propria ipotesi di Piattaforma per il rinnovo del biennio economico 2010-2011 del Contratto Collettivo nazionale del lavoro dei metalmeccanici.

Il percorso di approvazione prevede, come sempre, che la Piattaforma venga sottoposta al voto vincolante attraverso un referendum fra tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici, iscritti e non iscritti.

“Come è successo per ogni Piattaforma unitaria del passato, col referendum di validazione la FIOM-CGIL coinvolgerà tutti i lavoratori metalmeccanici, precari compresi (e non solo i nostri iscritti)” ha spiegato oggi Mirco Rota, segretario generale provinciale della FIOM. “I lavoratori avranno modo di ascoltare le nostre richieste e le motivazioni durante le assemblee nelle aziende. Subito dopo avranno la possibilità di esprimersi votando”.

Dal momento che molti lavoratori si trovano in cassa integrazione, cioè non reperibili nei luoghi di lavoro, la FIOM-CGIL ha organizzato una serata dedicata a loro in 14 sedi CGIL della provincia. L’appuntamento per i cassaintegrati è martedì 28 luglio, dalle ore 20.30, presso le sedi del sindacato a Bergamo, Treviglio, Dalmine, Albano Sant’Alessandro, Trescore, Grumello del Monte, Gazzaniga, Nembro, Ciserano, Ponte San Pietro, Calusco, Romano di Lombardia, Zogno e Cisano.

“Abbiamo definito questo appuntamento e le 14 assemblee territoriali , tutte in contemporanea, per raggiungere e coinvolgere il numero maggiore di lavoratori non presenti nelle aziende. Tra l’altro, la nostra Piattaforma riguarda anche loro: nel testo della FIOM-CGIL c’è la richiesta che gli aumenti siano riconosciuti anche a questi lavoratori, a titolo di ‘necessaria integrazione del trattamento economico”.

 

Ipotesi di Piattaforma per il rinnovo del biennio economico 2010-2011 del Contratto Collettivo nazionale dei metalmeccanici

In applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro, in vigore fino a tutto il 31/12/2011 per la parte normativa e in scadenza per la sola parte economica dal 31/12/2009, siamo a richiedere, per il rinnovo del biennio economico 2010-2011, un aumento dei minimi tabellari contrattuali per tutte le lavoratrici ed i lavoratori nella misura di 130 euro mensili, parametrati come da tabella, a titolo di salvaguardia e valorizzazione reale del potere d'acquisto delle retribuzioni, a decorrere dall’1/1/2010.

 

Richiesta di aumento mensile per il biennio 2010-2011

Livello          Parametro         Aumento mensile in euro

1°                  100                        110,00

2°                  100                        110,00

3°                  118                        130,00

4°                  118                        130,00

5°                  118                        130,00

5°s                 131                        144,00

6°                  140                        154,00

7°                  154                         170,00

 

Si richiede che di tale aumento:

- sia concordata l’erogazione in tutti i casi in cui le lavoratrici e i lavoratori siano coinvolti dalla cassa integrazione, quale necessaria integrazione del trattamento economico;

- sia concordata la possibilità di detassazione, richiedendo congiuntamente al Governo un apposito provvedimento, nell'ambito, nei limiti e con le modalità previste dalla Legge 28 gennaio 2009, n. 2, «…recante misure urgenti per il sostegno alle famiglie, lavoro, occupazione, impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale»;

- sia considerato non assorbibile e pertanto erogato a tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici.

Si richiede l'aggiornamento del valore punto ai fini degli incrementi retributivi dei futuri rinnovi contrattuali, e l'incremento della indennità quadri nella misura del 6,9%.

Si richiede di elevare il valore dell'elemento perequativo nella misura di 35 euro mensili per 13 mensilità (455 euro annui), erogandolo a concorrenza alle lavoratrici e ai lavoratori non coinvolti dalla contrattazione collettiva aziendale. Si richiede, inoltre, di concordare la completa detassazione dell'elemento perequativo nell'ambito delle normative legislative in vigore, precedentemente richiamate, e l’erogazione di tale istituto alle lavoratrici e ai lavoratori anche nel caso di un loro coinvolgimento in periodi di cassa integrazione.

Si richiede che il contributo al fondo di previdenza complementare a carico dell'impresa sia in ogni caso versato anche nei periodi in cui la lavoratrice o il lavoratore aderente al fondo sia coinvolto da periodi di cassa integrazione.

 

Blocco dei licenziamenti per la difesa dell’occupazione

Per la vigenza del Contratto collettivo nazionale di lavoro si richiede il blocco dei licenziamenti per tutte le tipologie di lavoro e il conseguente impegno delle parti a prevedere il ricorso all'insieme degli ammortizzatori sociali in alternativa al licenziamento.

Al fine di salvaguardare l'occupazione, difendere, qualificare e innovare profondamente il sistema industriale del nostro paese, di cui la nostra categoria è parte fondamentale, si richiede di concordare un piano straordinario di formazione professionale e per la sicurezza sul lavoro.

Ciò significa concordare linee guida che permettono l'attivazione condivisa di specifici piani di formazione, sia a livello aziendale, sia di comparto, che territoriale. A tal fine vanno utilizzate anche eventuali risorse legislativamente previste, comprese quelle dei fondi interprofessionali, in applicazione e integrazione delle normative previste dal Contratto collettivo nazionale in vigore.

Tutto ciò anche al fine di sostenere il reddito di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori in cassa integrazione e comunque coinvolti in processi di riorganizzazione, ristrutturazione e/o crisi aziendale.

Si richiede di prevedere una quota volontaria di contribuzione contrattuale per le lavoratrici e i lavoratori non iscritti ad alcun sindacato attraverso le modalità della delega positiva.

 

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