FLC Lombardia

COMUNICATO STAMPA

Precari scuola Lombardia. Nuova attuazione. Nulla di nuovo, anzi! E la FLC CGIL continua a dire di no!

Si è svolto nel pomeriggio di oggi, presso la Regione, l’incontro d’intesa politica di aggiornamento della riunione tecnica dello scorso 1° dicembre convocata per la discussione e sottoscrizione del testo d’integrazione e aggiornamento del Patto territoriale precari.
I punti di merito della nuova versione si riferiscono in gran parte a integrazioni in conseguenza alle novità normative nazionali intervenute con la legge n. 167 del 24 novembre 2009, ovvero, dopo il 13 ottobre 2009 data dell’entrata in vigore del patto regionale, che estendono la platea dei beneficiari al personale che abbia maturato nello scorso anno un servizio di almeno 180 gg..
Sostanzialmente integrazioni “dovute”!
In data odierna la Direzione Regionale, rispetto agli esiti della riunione, ha già emanato una sua nota che alleghiamo con la quale provvede ad aggiornare la situazione alla luce delle diverse novità intervenute.

La discussione del testo presentato il 1° dicembre ha fatto emergere nel corso della riunione ulteriori elementi di criticità che non solo hanno rafforzato il nostro giudizio negativo che ha prodotto la non firma del patto da parte della FLC CGIL Lombardia, ma hanno anche determinato la sospensione della firma da parte della CGIL Lombardia.

In sintesi le ragioni:

• Nessuna garanzia è pervenuta verso il personale abilitato non percettore d’indennità di disoccupazione per il riconoscimento del punteggio a seguito del servizio prestato. Stessa cosa dicasi per tutto il personale di 2° e 3° fascia;
• Un sostanziale marcia indietro da parte di Regione Lombardia rispetto agli impegni assunti con la firma della nota allegata al patto del 13 ottobre, che ripubblichiamo, con la quale seppur in subordine, s’impegnava a prendere in considerazione anche il personale che avesse avuto nel corso dell’a.s. 08/09 un contratto inferiore all’anno.

Al termine dell’incontro sia come FLC CGIL che CGIL Lombardia, in considerazione dell’esigua cifra di previsione di spesa visto il numero del personale interessato, abbiamo chiesto che la somma rimanente, circa 12 milioni di euro restasse impegnata comunque e a favore delle scuole. La nostra richiesta muoveva dalla motivazione che tale cifra avrebbe potuto contribuire a lenire il grave stato d’insofferenza che le scuole vivono a seguito del pesante taglio dell’esigue risorse loro assegnate da parte del Governo. Abbiamo chiesto di valutare, attraverso nuovi obiettivi e strumenti, se non fosse più utile trasferire tale somma direttamente alle istituzioni formative individuate dal patto mettendole a disposizione per l’attuazione delle rispettive proposte formative.
La risposta negativa che l’Assessore Rossoni ci ha fornito è stata in parte motivata dal fatto che la somma messa a disposizione dalla Regione risulta essere finalizzata all’attuazione del “patto salva precari” e che tutto al più si poteva prendere in considerazione la possibilità di finanziare con tali residui le attività laboratoriali per l’attuazione della riforma degli istituti tecnici e professionali che come già sappiamo Regione Lombardia vede sostanzialmente incastonata sul Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale. In poche parole i risparmi potranno contribuire a finanziare la riforma regionale dell’istruzione tecnica e professionale.

Anche da ciò, e cioè dal non contribuire ad alimentare la traduzione in pratiche operative le scelte dirette in favore di un federalismo scolastico, la FLC CGIL Lombardia trae una ragione in più per non firmare l’estensione del patto.

 

Milano 10 Dicembre ‘09
 

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