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Lombardia. Ricerca. Università. Formigoni: "ghe pensi mi!".

Ricerca. Formigoni l’autarchico!

Martedì 20 Ottobre 2009, il Presidente della Regione Lombardia ed il Vicepresidente e assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, con i rettori degli atenei pubblici e privati della Lombardia hanno firmato un accordo da 61 milioni sulla Ricerca cosi detta di base.

Riportiamo poi di seguito le dichiarazioni più significative del Presidente della Regione e del Presidente della CRUI Decleva a nome delle Università lombarde:

La Regione e le 12 Università lombarde, più lo IUSS di Pavia, hanno dunque deciso di investire insieme attraverso un "accordo per lo sviluppo del capitale umano”,

In tutta franchezza ci sentiamo di condividere l’idea che alla base dell'intesa vi debba essere la convinzione che sviluppare il sapere scientifico e tecnologico è lo strumento migliore per sostenere l'innovazione e la competitività del nostro sistema economico, ma riteniamo anche, a fronte di una competizione sul piano della Ricerca di base con i paesi avanzati e in un contesto di priorità e tematiche comuni a livello europeo, che sia sbagliato dare una risposta di dimensione regionale, in versione autarchica e autosufficiente, perché non capace di soddisfare in modo efficace su un obiettivo di medio-lungo periodo e inserito in un sistema Ricerca stabile e solido del quale invece necessitano le Università italiane.

“Sessantuno milioni di euro per sostenere l'attività dei giovani Ricercatori, sponsorizzare la loro permanenza all'estero per periodi di studio e formazione e promuovere progetti con le imprese per tradurre le idee innovative sviluppate negli atenei in realizzazioni concrete”. Questo l’obiettivo dichiarato dell’accordo.

Il nuovo patto con gli atenei lombardi è in sostanza un aggiornamento sostanziale sostanzioso dell'Accordo quadro sulla Ricerca sottoscritto lo scorso 1 luglio al “tavolo dei Rettori”. In quella occasione era stato. infatti. sottoscritto un accordo per sostenere la Ricerca, il capitale umano e quindi l'attrattività del territorio. Alta formazione, Ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico sono stati i settori individuati per migliorare la competitività del sistema economico e produttivo lombardo. Per realizzare gli obiettivi di quell'accordo, la Regione aveva già messo a disposizione lo scorso luglio e attraverso Fin-Lombarda, 9 milioni di euro. Il totale quindi oggi raggiunge i 70 milioni di euro.

Di fronte a questi “processi di regionalizzazione in corso” in tutti i settori della conoscenza,

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