Le richieste del Governo all’associazione nazionale delle imprese di assicurazione

LA FISAC-CGIL DI BERGAMO: “GIÙ LE MANI DALLE ‘RISERVE SINISTRI’. RISCHIO LA STABILITÀ DEL SISTEMA ASSICURATIVO”

Bergamo, mercoledì 15 luglio 2009

La richiesta da parte del Governo era arrivata già l’anno scorso, per essere rispedita subito al mittente.

Il 2 luglio a Roma, durante l’assemblea annuale dell’ANIA, l’associazione che rappresenta le imprese di assicurazione operanti in Italia, il Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha proposto di nuovo alle compagnie di assicurazione di utilizzare una parte delle “Riserve sinistri” (le riserve del settore che ammontano a 450 miliardi a garanzia delle future prestazioni assicurative) per il finanziamento di progetti di ammodernamento della rete di infrastrutture del Paese.

“Respingiamo con forza, come FISAC-CGIL, questa manovra, che è illegale e nefasta” commenta Paolo Zanchi, segretario generale provinciale della FISAC-CGIL di Bergamo. “Malgrado queste risorse economiche non possano essere utilizzate per progetti finanziari come prevedono i Regolamenti dell’ISVAP (Istituto per la vigilanza sulle assicurazione private e di interesse collettivo), incredibilmente il Governo torna ad avanzare la stessa richiesta che già lo scorso anno era stata respinta. Utilizzare questi fondi sarebbe inaccettabile perché essi sono a salvaguardia dell’utenza e dei cittadini. Metterebbe a rischio la stessa stabilità economica delle compagnie assicurative e, in definitiva, di tutto il sistema delle assicurazioni. Sarebbe come mettere le mani nelle tasche degli italiani, malgrado il capo del Governo dica di non averlo mai fatto”.

La “Riserva sinistri” è una delle riserve tecniche che l’impresa di assicurazione deve accantonare ed iscrivere in bilancio per far fronte agli impegni assunti nei confronti dei propri assicurati. In particolare, essa rappresenta l’ammontare che l’impresa di assicurazione stima di dover pagare in futuro per sinistri che si sono già verificati ma non sono stati ancora liquidati.

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