AEROPORTO DI ORIO AL SERIO

DOPO 10 MESI, IERI ACCORDO AL CENTRO AEROPORTUALE DI ASSISTENZA VOLO

Coinvolti torre di controllo e servizio di informazioni aeronautiche e meteorologiche.

Cancellato lo sciopero del 17 novembre

Bergamo, mercoledì 11 novembre 2009

Accordo raggiunto e sciopero cancellato, ieri, all’aeroporto di Orio al Serio, durante l’incontro al Centro aeroportuale assistenza volo (CAAV) fra i rappresentanti di ENAV spa, i sindacalisti della FILT-CGIL di Bergamo e la RSA (Rappresentanza Sindacale Aziendale).

L’agitazione prevista per il 17 novembre nello scalo aeroportuale di Orio al Serio, dunque, non si svolgerà.

La vicenda, chiusa ieri con l’intesa fra le parti, risaliva alla fine di gennaio, anche se la vertenza vera e propria era stata aperta ad aprile. Il 17 settembre per tutto il personale ENAV spa del Centro Aeroportuale Assistenza Volo (CAAV) dell’aeroporto di Orio al Serio (cioè, per una quarantina di persone, nei posti chiave dello scalo) si era svolto uno sciopero con assemblea dei lavoratori e distribuzione di migliaia di volantini.

Le Rappresentanze Sindacali Aziendali FILT-CGIL, primo sindacato per iscritti al Centro Aeroportuale lamentavano una serie di inadempienze contrattuali nella formulazione dei turni della torre di controllo (TWR) e dell’ufficio-servizio di informazioni aeronautiche e meteorologiche per la navigazione aerea (ARO-MET): per il sindacato i turni non rispettavano un fine settimana libero al mese e sforavano le ore massime programmabili. Giudizio critico era stato espresso anche sull’affidamento di incarichi di responsabilità di capo turno in torre che “non rispettano quanto contenuto nel Contratto nazionale”.

In terzo luogo, il sindacato denunciava che nella stesura dei turni l’azienda “non rispetta la reperibilità nella sala operativa della torre di controllo, non prevedendo ogni giorno sostituzioni per eventuali assenze, contrariamente a quanto indicato dall’Ente Certificatore”.

Un confronto con la Direzione locale veniva richiesto da mesi, ma non era stato mai concesso (malgrado in Prefettura l’azienda avesse preso un impegno formale al riguardo).

Dopo aver registrato “comportamenti ostili contro la CGIL”, i suoi rappresentanti e i suoi iscritti, la FILT aveva anche presentato due ricorsi davanti al Tribunale del Lavoro di Bergamo, ricorrendo all’art. 28 legge 300 (Statuto dei Lavoratori), per comportamento antisindacale. Il primo ricorso, che risale al 7 agosto, era stato presentato per turnazioni non rispettose del Contratto, per spostamento delle bacheche sindacali e per il richiamo in sede di due lavoratori che erano destinati a Montichiari. Il secondo ricorso era stato depositato il 14 settembre, a seguito di un cambio di turni per gli iscritti CGIL in occasione dello sciopero, “con l’intento di indebolire la riuscita della mobilitazione”, secondo la FILT.

“Dopo lo sciopero di metà settembre e dopo che abbiamo presentato i due ricorsi per comportamento anti-sindacale, per la prima volta l’azienda ha dato segno di voler incontrarci per raggiungere un accordo” hanno commentato Cesare Beretta, segretario generale provinciale FILT-CGIL, e il delegato RSA FILT, Pietro Pellegrino. “Ci riteniamo soddisfatti di quest’accordo: dopo 10 mesi di rincorsa dietro ad una trattativa che non partiva mai, finalmente abbiamo avuto un tavolo di confronto su questo periodo di non corrette relazioni sindacali. Per quanto ci riguarda, consideriamo ora conclusa questa vicenda e riteniamo opportuno andare avanti. L’accordo prevede che la figura del capoturno, cioè del responsabile di turno in torre, che noi abbiamo sempre considerato estranea al contratto nazionale di lavoro e che affidava responsabilità a chi non aveva ricevuto formazione professionale ad hoc, è stata sospesa, per ora cancellata. In merito ai cambi nella disposizione dei turni, l’azienda ammette che ci sono state disfunzioni e turni contrattualmente non corretti. In particolare, il cambio turno registrato in occasione dello sciopero di settembre (per il quale avevamo avviato un ricorso) viene definito frutto di disfunzioni organizzative. Le bacheche sindacali, prima unilateralmente spostate in un luogo non raggiungibile da tutti i lavoratori, troveranno una nuova collocazione. Per questo e per gli impegni presi dall’azienda, abbiamo ritirato la proclamazione dello sciopero del 17 novembre”.

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