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Sono state registrate tratte in cui circa il 70% delle stazioni è privo di servizi igienici, in circa il 62% delle stazioni di alcune tratte non vi è collegamento con il trasporto extraurbano.
Per quanto riguarda la presenza di videosorveglianza o presidi di polizia si raggiungono punte del 45% di stazioni senza alcun sistema di videosorveglianza in funzione e circa il 77% di stazioni senza presidi di polizia. Stazioni deserte per larga parte della giornata.
L’accesso alle stazioni per i cittadini con problemi di disabilità risulta essere inadeguato o impossibile. La linea Milano - Lecco presenta i seguenti dati: 54% di stazioni inaccessibili ai disabili, 85% delle stazioni in cui sono presenti marciapiedi rialzati, 77% delle stazioni rilevate senza rampe di acceso per i disabili. Nel 31% delle stazioni rilevate non ha mappe o indicazioni per ipovedenti.
La linea Milano – Lecco è rivelatrice di un altro dato comune alle stazioni lombarde: il 46% delle stazioni rilevate non dispone di biglietterie con personale e il dato diventa ancora più preoccupante se si considera che, sempre sulla stessa tratta, circa il 62% delle stazioni rilevate non dispone di emettitrici automatiche.
Nello specifico delle stazioni del PASSANTE ferroviario di Milano monitorate non vi è alcuna informazione al pubblico, né a proposito delle tariffe applicate, né su gli abbonamenti, neppure dove è possibile acquistarli.
Le Stazioni di Milano Cadorna, Milano Garibaldi e Milano Centrale sono totalmente prive di sale d’attesa. A questo si aggiunga che Milano Garibaldi, una delle stazioni più utilizzate nel trasporto pendolare e nel passante ferroviario, presenta punti del tutto inaccessibili alle persone portatrici di handicap.
Nino Cortorillo, Segretario Generale FILT – CGIL Lombardia, commenta così i dati rilevati:
<< L’indagine che abbiamo presentato dimostra uno stato di degrado e incuria che il sindacato e i pendolari denunciano da anni. Spesso questo degrado è una della cause del giudizio negativo che viene espresso sul servizio di trasporto pendolare. Anche per queste ragioni l’aumento delle tariffe che sarà del 20% nel 2011, originato dalla manovra finanziaria del Governo, colpisce gli utenti senza migliorare il servizio fornito.
Proponiamo un piano d’intervento sulle stazioni pendolari che può essere realizzato nell’arco di 24 mesi. Obiettivi per avere stazioni vive e sicure, stazioni con standard e qualità certificate.
Chiediamo che l’aumento del 10% previsto a maggio non venga effettuato in maniera indiscriminata, ma che tenga conto sia della qualità dei treni e della loro puntualità che della qualità delle stazioni da cui gli utenti partono e arrivano. Qualità che deve essere certificata da soggetti terzi alle imprese e alle istituzioni. Rivolgiamo alle aziende coinvolte e agli enti locali l’invito a decidere assieme la destinazione delle tante aree inutilizzate delle stazioni per renderle luoghi di qualità. Oltre alle tariffe è ora che anche la qualità del servizio sia europea. >>
TUTTi I DOCUMENTI E LE FOTO DELLA CONFERENZA STAMPA POSSONO ESSERE SCARICATI DAL SITO: www.filt.lombardia.it