CGIL BRESCIA

Brescia, 30 marzo 2011

Ghedi: il Comune fa marcia indietro  (dopo aver speso inutilmente denaro pubblico  e aver contribuito a intasare le aule del tribunale)

Il Comune di Ghedi ha deciso di cambiare il regolamento che escludeva a priori i cittadini non italiani dall'assegnazione di alloggi sociali. L'annuncio era già stato fatto la scorsa settimana davanti al giudice Mancini. Questa mattina, in una nuova udienza in tribunale a Brescia, il Comune ha depositato una bozza di modifica del regolamento di assegnazione degli alloggi sociali nel quale viene tolto ogni riferimento alla cittadinanza. La proposta di nuovo regolamento verrà discussa prossimamente in consiglio comunale a Ghedi. Il giudice ha intanto fissato una nuova udienza il sei aprile.
Il passo indietro del Comune è frutto del ricorso presentato da Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi), Fondazione Piccini e Camera del Lavoro. In attesa che la bozza presentata questa mattina diventi atto amministrativo, resta il rammarico per il fatto che il ripensamento del Comune è avvenuto solo quando ci si è seduti davanti a un giudice. Il Comune era infatti a conoscenza da tempo che il regolamento sugli alloggi era contrario alle leggi nazionali e regionali in materia di alloggi, come rilevato non solo da noi ma anche dall'Unar e dal difensore civico regionale. E, come in diverse occasioni, era già stato comunicato al Comune.
Tanta ostinazione ideologica ha pesato invece sulle casse comunali ed ha contribuito a impegnare le aule del tribunale. Il tutto per cercare di rilanciare quello che potremmo definire «il dogma dell'egoismo». In questo senso il dibattito di venerdì 1° aprile a Ghedi (ore 20.30, salone Ghisleri in piazza Trento 29) su «Cultura della parità nelle politiche locali», sarà una buona occasione per ragionare di questi temi non solo pensando alle vicende locali, ma anche rispetto a quanto sta accadendo a Lampedusa e in Italia.
Oltre a Damiano Galletti (segretario Cgil), Adriano Papa (Sunia) e Giovanni Valenti (Fondazione Piccini), interverrà anche il deputato Jean Leonard Touadi. Il quale, rispetto alle cronache di questi giorni, proprio oggi ha avuto modo di affermare che «Chi di Lega ferisce di leghismo perisce», dal momento che è proprio «il paradigma del “fora da i ball” la causa della mancata solidarietà fra regioni che lamenta istericamente il ministro Maroni». Con il risultato che la politica interna ed estera dell'Italia è «asservita alle preoccupazioni elettoralistiche padane circa la ricaduta degli sbarchi sul voto» in qualche piccolo Comune del Nord Italia. L'appuntamento è quindi per venerdì sera a Ghedi.


Camera del Lavoro di Brescia
 

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