INCA LOMBARDIA  -  SISTEMA SERVIZI

INCA CGIL LOMBARDIA: ENNESIMA BATTUTA D’ARRESTO DEL PROGRAMMA TELEMATICO DELL’INPS. DICHIARAZIONE DI MAURO PARIS, COORDINATORE INCA CGIL LOMBARDIA.

Anche stamattina per il quarto giorno consecutivo, il sito dell'Inps è praticamente bloccato e non consente l'invio della maggior parte delle domande, nè l'accesso a molti dei servizi on-line, se non con molte difficoltà e lentezze. Da una parte l'Istituto pretende da cittadini e patronati l'invio telematico delle domande, rendendolo obbligatorio, dall'altra lo impedisce di fatto non mettendo a disposizione procedure funzionanti.

Già dall'anno passato, con l'adozione della procedura telematica per il processo di accertamento dell'invalidità civile, si erano registrati molti disagi a carico di migliaia di famiglie lombarde, che oltre a doversi misurare con il problema di un famigliare non autosufficiente o disabile, non riuscivano a presentare la domanda o a ottenere il verbale con l'esito della visita. Quest'anno poi, da aprile, era stato il turno delle domande di disoccupazione: in un quadro di crisi occupazionale così acuta, l'Isitituto ha deciso di respingere le persone e di inviarle tutte ai patronati, senza avere concordato modalità e processi sicuri di accesso alle prestazioni (fin qui sono circa 40mila le domande di disoccupazione patrocinate da Inca in Lombardia dal gennaio di quest'anno). Infine, da questo mese, anche tutte le prestazioni a sostegno del reddito, come congedo di maternità e assegni famigliari, possono essere presentate soltanto dal canale telematico, senonchè la relativa procedura funziona male, produce blocchi, rende impossibile l'invio. Fino ai problemi di questa settimana, nel corso della quale tutte le procedure web dell'Inps sono praticamente collassate sotto la pressione del normale flusso di domande che prima seguiva il percorso tradizionale (moduli cartacei presentati agli sportelli Inps direttamente o tramite patronato).

Per Mauro Paris, Coordinatore dell’Inca Cgil Lombardia “non è più il caso di parlare di disservizi, si tratta di impossibilità per cittadini e assicurati, di accedere alle prestazioni cui hanno diritto. L'Inps ha non solo la responsabilità, bensì l'obbligo, di rendere accessibili le prestazioni per cui i lavoratori versano la contribuzione, appunto obbligatoria. Si tratta dell’interruzione di un servizio pubblico.

Ancora in questi giorni registriamo un’aprezzabile disponibilità dei dirigenti delle sedi territoriali dell'Istituto, a collaborare con noi per ridurre i disagi del pubblico e dei patronati, ma occorrono decisioni dal centro per rimettere sui binari il sistema.

Dev'essere chiaro per tutti - conclude Paris - che Inca Lombardia vuole collaborare anche con l'Inps al progresso tecnologico e sociale del sistema dei diritti e delle tutele, ma che vogliamo essere messi in condizione di farlo adeguatamente. E dev'essere chiaro che le responsabilità non sono indivise; se le procedure dell'Inps non sono efficienti e i patronati non vengono posti nella condizione di svolgere il loro lavoro di tutela, è perchè le scelte dell'Istituto si sono rivelate quantomeno imprudenti, e la loro attuazione drammaticamente inadeguata. Occorre ritornare subito al doppio canale cartaceo/telematico e prevedere le gradualità necessarie, in linea con l'affidabilità delle soluzioni innovative”.

Sesto San Giovanni 20 ottobre 2011

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