Manifestazione PDL a Milano anti-Magistratura: dipendenti pubblici “invitati” a partecipare? Sarebbe gravissimo
Dichiarazione stampa di florindo oliverio, segretario generale fp cgil lombardia
Hanno ragione quei cittadini di Milano a gridare “VERGOGNA” a quelle decine di persone che stamattina si sono date appuntamento sotto il Palazzo di Giustizia per sostenere Silvio Berlusconi. Anche noi gridiamo VERGOGNA all’indirizzo di chi, per il ruolo che ha, dovrebbe essere garante delle istituzioni democratiche e rispettare ruolo e funzioni dei poteri dello Stato – e, tra questi, anche ruolo e funzioni della Magistratura, sanciti dalla nostra Costituzione – invece di minacciare di far causa allo Stato, che ancora riconosce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.
Non è in discussione il diritto di ciascuno di manifestare liberamente il proprio pensiero (per fortuna Silvio Berlusconi ancora non è riuscito a modificare la nostra Carta Costituzionale anche in questo) e, quindi, non ci spaventa la manifestazione di stamane contro i giudici inscenata dal PdL. Vorrei però che la libera manifestazione di oggi possa rimanere tale e non essere frutto di inviti alla partecipazione rivolti in nome dell’ordine gerarchico.
Leggiamo infatti che ieri, su un blog vicino al premier, il Coordinatore regionale del Pdl e la sua Vice hanno indicato ai propri sostenitori di portare stamani sotto il Palazzo di Giustizia di Milano “almeno 10 persone a testa”, tra amici e simpatizzanti, e ci giunge notizia – vogliamo sperare infondata – che qualche dirigente di amministrazione pubblica ha pensato bene di “invitare” a sua volta i dipendenti pubblici del suo ente a uscire dall’ufficio per partecipare alla manifestazione anti-Magistratura.
Nel caso in cui questa notizia fosse vera sarebbe un fatto gravissimo: ci piacerebbe sapere se e come viene giustificata l’assenza di questi dipendenti; se viene registrata dal sistema centrale di rilevazione delle presenze; con quale faccina il Ministro Brunetta vorrà evidenziare tali assenze sul sito istituzionale del suo dicastero.
Al di là delle battute, gli inviti a manifestare a favore del capo contro i poteri della Repubblica emanano un odore acre di regime, che le donne e gli uomini liberi di questo paese non possono proprio più sopportare.
Utilizzare poi i dipendenti delle amministrazioni statali per mostrare i muscoli alla Magistratura fa tornare la funzione del lavoro pubblico ai periodi più bui dell’amministrazione di regime che la nostra organizzazione sindacale non potrà mai assecondare.
Milano, 11 febbraio 2011
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