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A Malpensa qualcosa si muove

Per i lavoratori di Lufthansa Italia – un centinaio circa tra personale di terra, assistenti di volo e piloti – l’addio del vettore italotedesco potrebbe significare un trasloco.

È stato sottoscritto ieri infatti un verbale di accordo tra Filt CGIL e la compagnia italotedesca che prevede la trasformazione, a partire dal 1/6/2011, di tutti i contratti di lavoro a tempo indeterminato.

L’assunzione a tempo indeterminato è fondamentale per garantire la ricollocazione dei lavoratori in attività e ruoli disponibili all’interno del gruppo, e potrebbe avvenire tramite Air Dolomiti o, per chi fosse disponibile al trasferimento, anche all’interno dell’organico della stessa casa madre tedesca.

In questo caso, Lufthansa Italia si impegna a organizzare corsi di lingua tedesca, in modo da favorire l’eventuale utilizzo dei lavoratori italiani all’interno del vettore tedesco.

La tempistica ipotizzata nell’incontro di ieri prevede entro il 31 luglio la comunicazione da parte dell’azienda delle disponibilità reperite, ma l’accordo non esclude a priori il ricorso agli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e mobilità) previsti dalla legge.

«È un ottimo accordo e siamo molto soddisfatti dell’intesa raggiunta con i vertici della compagnia – commenta Gianluigi Argiolas, segretario generale Filt CGIL di Varese – ma soprattutto rileviamo uno spiraglio di speranza nella comunicazione aziendale, che non parla più soltanto di “chiusura”, ma lascia aperta la porta anche ad altre soluzioni».

In attesa delle decisioni tedesche, a Malpensa intanto si muovono anche le altre compagnie: buone notizie arrivano da Bruxelles, dove la Commissione europea ha ritenuto legittima la richiesta di Livingston – attualmente commissariata – di una garanzia di Stato per 9,8 milioni di euro. Questo consentirà alla compagnia di riprendere a dicembre con tre voli (Cuba e Cancun le mete previste), mentre ulteriori quattro saranno operativi entro la prossima primavera. Con questo piano, tutti i lavoratori, attualmente in cassa integrazione, potranno essere riassorbiti.

Non sta ferma neppure Easyjet, primo vettore low-cost dello scalo varesino, che da giugno annuncia l’inserimento di un nuovo aeromobile nella flotta di stanza a Malpensa.

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