SCIOPERIAMO PER IL NOSTRO PAESE. UN BENE COMUNE
COMUNICATO STAMPA DELLA SEGRETERIA FP CGIL LOMBARDIA

Anche in Lombardia si sciopera per cambiare corso e sostanza alla manovra di un governo che nei fatti dimostra di non credere nel nostro paese, nelle sue risorse e potenzialità. Un governo che con l’attacco sferzato al lavoro  pubblico manifesta tutta la sua peculiare durezza contro i servizi essenziali per i cittadini. Un governo contrario  all’idea di stato solidale e privo di ogni cultura di convivenza civile.
Per Gloria Baraldi “i lavoratori delle Amministrazioni Centrali scioperano per garantire ai cittadini pensioni in tempi contenuti; perché la regolarizzazione degli immigrati sia un diritto reale; per servizi ispettivi e attività di controllo  più efficaci”.
Claudio Tosi sottolinea che “i lavoratori di Federcasa e Federculture – come gli altri dipendenti pubblici – rivendicano il rinnovo del contratto collettivo nazionale”, mentre Natale Minchillo ricorda che “per il settore  dell’igiene ambientale si reintroducono disposizioni in materia di servizi pubblici locali abrogate con il referendum
del 12 e 13 giugno scorsi. Inoltre denuncia l’abolizione del Sistri (Sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti) che avrebbe permesso la trasparenza sullo smaltimento e la gestione integrata dei rifiuti: un vero regalo alle  ecomafie”.
Per Mavì Gardella “i cittadini che pagano le tasse hanno diritto a ricevere i servizi dagli Enti locali, mentre il governo taglia i servizi e il welfare a coloro che ne hanno maggiormente bisogno. Scioperiamo perché vogliamo un  futuro per i giovani, ma anche dignità e rispetto per chi giovane non lo è più. Scioperiamo perché vogliamo ridare dignità al nostro lavoro e al nostro paese. E allora: se non ora, quando?”. Lo stesso vale per le lavoratrici e i lavoratori della sanità pubblica e privata, “anch’essi senza contratto – afferma Alberto Villa – e che domani sono in  sciopero perché il diritto alla salute sia garantito a tutti i cittadini, attraverso un Servizio Sanitario Nazionale universale, che oggi è continuamente falcidiato da tagli di risorse, blocco delle assunzioni, e dal sistematico ricorso al lavoro precario”.
“Questa manovra – ribadisce Manuela Vanoli – colpisce i più deboli e crea altre disuguaglianze. Vogliamo una manovra equa, di crescita, di sviluppo e di occupazione, che sani il deficit pubblico e che crei un futuro per i giovani, per il lavoro, per l’economia del nostro paese. Scioperiamo perché un’altra manovra è non solo possibile ma necessaria”.
Per Florindo Oliverio, Segretario Generale FP CGIL Lombardia, “cresce nel paese la volontà di mobilitarsi per dire basta a un governo ormai incapace di intendere e di volere. Vedo oggi anche in altre organizzazioni sindacali attenzione verso lo sciopero di domani. La CGIL non era in errore, quindi. È ora di smetterla col far pagare sempre e solo i soliti noti. Paghino quelli che non hanno mai pagato!
Il 6 settembre sarà il giorno del riscatto e della dignità delle persone oneste di questo paese”.
Milano, 5 settembre 2011

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