CGIL BERGAMO
Dopo la contesa per l’assegnazione dei delegati RSU in N&W Global Vending ed Exide
CGIL E FIOM-CGIL SULLA VICENDA DEL COMITATO DEI GARANTI:
“SOSPENSIONE DEI RAPPORTI A LIVELLO CONFEDERALE CON CONFINDUSTRIA SINO AL RITIRO DEI PROVVEDIMENTI”
Bergamo, giovedì 16 giugno 2011
Duri ma anche con una proposta da mettere sul tavolo: Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della CGIL, ed Eugenio Borella, che guida i metalmeccanici della FIOM-CGIL provinciale, sono intervenuti oggi, insieme, in una conferenza stampa convocata sul tema dell’assegnazione dei delegati RSU contesi in N&W Global Vending ed Exide e sulla stessa convocazione ritenuta “illegittima” del Comitato dei Garanti presso la Direzione Provinciale del Lavoro (DPL).
Alla stampa la CGIL ha comunicato “la sospensione dei propri rapporti a livello confederale con Confindustria sino a quando non saranno ritirati i provvedimenti (e rimossi i loro effetti) presi dal Comitato sui due casi di RSU contesa e finché l’associazione degli industriali non dichiari di astenersi in futuro dal prendere una posizione su queste vicende, restando fuori da questioni su cui non è legittimata ad esprimersi”.
Bresciani e Borella hanno ricordato che “il Comitato dei Garanti, costituito presso la DPL nel giugno del 1994 ed allora composto dalla stessa Direzione Provinciale del Lavoro, da CGIL, CISL e UIL e da Confindustria, era nato per dirimere le controversie durante le elezioni delle RSU. Confindustria, tuttavia, nel maggio 2010 ha dato disdetta dell’accordo territoriale che istituiva il Comitato. Dunque, non è titolata a parteciparvi”.
Era, invece, presente sia nella seduta del 7 che in quella del 14 giugno scorso: in entrambi i casi si è provveduto all’assegnazione di delegati “contesi” dopo l’elezione di nuove RSU in N&W Global Vending ed Exide.
Se nel primo caso Confindustria si è astenuta, nel secondo ha votato, contribuendo all’assegnazione di un delegato alla FIM.
“In quelle due occasioni diamo atto alla DPL di aver mantenuto un atteggiamento molto più equilibrato di quello degli industriali. Ad entrambe le sedute la FIOM-CGIL non era presente: avevamo motivato la nostra assenza con due lettere in cui comunicavamo come ritenessimo ‘illegittima’ la stessa convocazione del Comitato” dicono Bresciani e Borella.
In questa vicenda, che appare di carattere tecnico ma “nasconde una questione politica rilevante”, sottolinea Bresciani, si intrecciano le conseguenze della firma separata di accordi da parte di FIM e UILM e la disdetta da parte della FIOM-CGIL, del cosiddetto “Patto di Solidarietà” che risale ad un accordo del 1995 che mirava a facilitare l’ingresso in RSU delle minoranze.
Dunque, vengono sospese le relazioni con Confindustria, ma la CGIL provinciale oggi ha anche avanzato a CISL e UIL una proposta: “Provocatoriamente il segretario generale della CISL ha ipotizzato un accordo che porti al meccanismo del proporzionale puro per l’elezione delle RSU: noi diciamo che siamo d’accordo, si può procedere con una sperimentazione tutta territoriale, ma chiediamo anche, contestualmente, un’intesa che preveda il voto dei lavoratori su tutti gli accordi locali e nazionali che li riguardano”.
Inoltre, la FIOM-CGIL ha anche annunciato di aver già dato mandato ai propri legali di avviare cause “nei confronti di coloro che hanno contribuito, col proprio voto favorevole, ai provvedimenti adottati dal Comitato”
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