CGIL BRIANZA

Non tutti se ne sono accorti, a meno che non abbiano avuto modo di usufruirne, ma gran parte dei Servizi INPS sono “migrati” su procedure esclusivamente telematiche.

A tal proposito ricordiamo che secondo quanto precisato dall’Istituto con la circolare n. 110 del 30.08.2011 il processo di telematizzazione delle richieste di prestazione o di servizio, introdotto dall’articolo 38, comma 5, del decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010, è stato avviato dall’Istituto.

E’ stato stabilito che per ciascuna domanda di servizio la data di passaggio al canale telematico esclusivo si concluderà il 01.04.2012.

Dal primo ottobre 2011, infatti, altre sono le domande che dovranno essere presentate per via telematica, come: il congedo di maternità/paternità per i lavoratori dipendenti o autonomi; il congedo parentale per i lavoratori dipendenti o autonomi; le richiesta di Assegno per il Nucleo Familiare ai lavoratori addetti ai servizi domestici o ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata; le domanda di autorizzazione all’Assegno per il Nucleo Familiare, la domanda di versamento volontario, qualsiasi domanda di ricostituzione della pensione, la domanda di pensione di inabilità o assegno ordinario d’invalidità.
Domande che si vanno ad aggiungere a quelle che già erano previste come l’indennità di disoccupazione o mobilità, la domanda di pensione o aggiornamento dell’estratto conto e la domanda di invalidità civile.
Quindi, molte delle richieste che venivano presentate agli sportelli dell’Istituto, ora dovranno invece essere avanzate solo online, ma, con procedure che ancora non sono chiare per la maggioranza dei cittadini italiani.
La presentazione delle domande avverrà esclusivamente attraverso uno di questi canali: il web, con utilizzo direttamente dal cittadino tramite Pin, mediante il portale internet dell'Istituto; il «Contact center» Inps o attraverso l’assistenza dei Patronati.
Di fatto, quasi tutti i cittadini sono obbligati a chiedere assistenza ai Patronati.
L'idea del Presidente dell'Inps, che le persone avrebbero utilizzato il proprio Pin personale (spesso difficile da ottenere), è complessivamente fallita: le persone si rivolgono solo ed esclusivamente ai Patronati.
Per non parlare del fatto che la procedura telematica spesso non è disponibile perché off-line e che alcune domande non possono essere ancora inoltrate, perché presentano degli errori, evidentemente le procedure non sono state sperimentate adeguatamente.
Questo è il motivo che ci ha spinto (direttori Inca e coordinatore Inca Lombardia) a inviare una comunicazione di protesta ai direttori delle Inps provinciali della Lombardia.

Monza, 13 ottobre 2011

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