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Venerdì l’annuale appuntamento della CGIL e dello SPI-CGIL nel rifugio partigiano
OLTRE IL PIL: ALLA MALGA LUNGA IL SINDACATO BERGAMASCO DIALOGA CON UN ECONOMISTA E UN SOCIOLOGO
Il seminario su benessere sociale e nuovi indicatori di crescita, per diversi modelli di sviluppo post crisi
Bergamo, martedì 13 settembre 2011
Non solo (o non più) PIL: il benessere di una società può continuare ad essere calcolato solo in funzione della sua crescita economica? O devono entrare in gioco indicatori di sviluppo diversi? La CGIL e lo SPI-CGIL di Bergamo ne discutono con due esperti, un economista e un sociologo, venerdì prossimo, 16 settembre, in occasione del seminario annuale che il sindacato organizza al rifugio partigiano della Malga Lunga.
Molti economisti, compreso il Premio Nobel per le Scienze Economiche (1971) Simon Kutznets, si sono interrogati sui limiti del Prodotto Interno Lordo (PIL) e sull’opportunità di utilizzare nuovi indicatori per “misurare” il benessere delle società. In questa direzione si sono mossi anche la Commissione Europea, l’Ocse e persino Sarkozy, che nel 2008 ha promosso la costituzione della cosiddetta commissione Stiglitz.
Su teorie e diversi approcci al tema si dedicheranno i lavori del seminario di venerdì, “Come si misura il benessere sociale”, dalle ore 10.30 alla Malga. Sono previsti gli interventi dell’economista Stefano Palmieri, membro del Dipartimento CGIL per le politiche di coesione e per il Mezzogiorno e consigliere al CESE, Comitato economico e sociale europeo (organo consultivo dell'Unione europea, istituito nel 1957), e del sociologo Stefano Tomelleri, professore di Sociologia Generale dell’Università degli Studi di Bergamo. Coordina l’incontro Marco Toscano dell’Ufficio Formazione della CGIL di Bergamo.
L’introduzione al convegno verrà svolta da Gianni Peracchi, segretario generale provinciale dello SPI-CGIL, che, così, spiega motivi e importanza dell’iniziativa: “Trovare nuovi indici per misurare il benessere delle persone, superando quello della media pro capite del PIL, può significare riconoscere maggior rilievo ad ambiti in cui il sindacato, le donne e i pensionati sono, oggi, protagonisti: i servizi pubblici, la cura delle persone, l’istruzione, lo stato sociale. Sono ambiti in cui, anche a livello locale, si discute e si cerca di negoziare con interlocutori istituzionali. Anche quello della costruzione di un modello di sviluppo duraturo e di qualità per le prossime generazioni è un tema di grande attualità, considerata la crisi che stiamo attraversando. Non vanno certo nella direzione di un equo e nuovo modello di sviluppo sociale i provvedimenti che oggi contestiamo al Governo, che, invece, acuisco le distanze, impoveriscono le persone, economicamente ed in termini di servizi, ed ipotecano seriamente il futuro dei giovani: le 12 raccomandazioni della commissione Stiglitz (tra cui ‘dare maggior rilievo alla distribuzione di reddito,
consumo e ricchezza’, ma anche ‘allargare gli indici sul reddito alle attività non di mercato’ e ‘vanno fatti passi in avanti per migliorare gli indici di misurazione della salute, dell’istruzione, delle attività personali e delle condizioni ambientali delle persone’) evidentemente non vanno per la maggiore nel nostro paese”.
Le conclusioni saranno, invece, affidate al segretario generale provinciale Luigi Bresciani che, presentando l’iniziativa, dice: “Il PIL, che pure rimane ancora oggi il principale indicatore di benessere, non è in grado di ‘misurare’ molti di quegli elementi che concorrono a determinare il reale benessere di una nazione: posso contare su una sanità che funziona, godere di un ambiente non inquinato, fare affidamento su una rete sociale di volontariato che mi aiuta se ne ho bisogno, avere la certezza che la mia società garantisce una redistribuzione equa del reddito? Anche le risposte a queste domande devono concorrere a definire il grado di benessere della mia società. Si tratta di un tema strettamente legato all’attualità che, in tempi di riflessione sui nuovi modelli economici e sociali che la crisi potrebbe partorire, il sindacato vuole affrontare con serietà: per questo il convegno sarà solo il primo di tre appuntamenti che organizzeremo nei prossimi mesi”.
All’approfondimento del tema del benessere sociale, infatti, la CGIL e lo SPI di Bergamo hanno deciso di dedicare una serie di incontri. Oltre a quello alla Malga Lunga, un secondo appuntamento è già fissato per il 13 dicembre (luogo ancora da definire), con l’intervento del filosofo Carlo Sini e con l’economista Luigino Bruni (ulteriori appuntamenti, attesi in primavera).
Da oltre 10 anni l’appuntamento alla Malga
La CGIL e lo SPI-CGIL di Bergamo da 12 anni non mancano di testimoniare, riunendosi qui, il legame che questo luogo ha col sindacato. Ad oltre 1.200 metri, nel territorio del Comune di Sovere, la Malga è in ristrutturazione: i volontari dello SPI e dell’ANPI hanno dato una mano concreta ai lavori e per contribuire anche finanziariamente alla ristrutturazione del rifugio, l’ANPI di Bergamo ha organizzato una sottoscrizione.
La storia del rifugio partigiano della Malga Lunga è legata alla tragedia del 17 novembre del 1944, quando reparti fascisti della “Tagliamento” riuscirono a catturare parte della squadra di Giorgio Paglia, ufficiale della 53a Brigata Garibaldi. A causa dell’agguato fascista, avvenuto alla Malga Lunga, Paglia e compagni furono costretti alla resa. Due di loro vennero uccisi a pugnalate sul posto. Gli altri furono fucilati il 21 novembre 1944 al cimitero di Costa Volpino. Giorgio Paglia, che pure poteva aver salva la vita perché figlio di una medaglia d’oro al valor militare, rifiutò la grazia e morì coi compagni .
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