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LA FESTA REGIONALE DELLA CGIL A BERGAMO
OGGI SUSANNA CAMUSSO HA PARLATO ALLA PLATEA DI DELEGATI E PENSIONATI
“Le piazze dicono che cambiare si può. Non si leva mai vento che non sia preceduto dalla brezza. Le manifestazioni di questi mesi insieme ai nostri scioperi generali hanno determinato queste brezze e il cambiamento fra le persone”.
Il programma di domani e domenica al Lazzaretto di Piazzale Goisis
Accolta con grande calore dalla platea di delegati, delegate, pensionati e pensionate che la aspettavano nel prato del Lazzaretto di Piazzale Goisis, Susanna Camusso è intervenuta questa mattina all’attivo regionale organizzato nell’ambito della Festa della CGIL Lombardia in corso fino a domenica a Bergamo.
La segretaria generale nazionale della CGIL, che ha preso la parola dopo una serie di interventi di dirigenti sindacali e delegati, ha aperto il suo discorso con l’immagine “delle piazze piene di gente, piazze che dicono che cambiare si può” e ha ricordato l’importanza del “filo tenuto da noi, dalla CGIL, in tutto questo periodo, perché non si leva mai vento che non sia preceduto dalla brezza. Credo che le manifestazioni del 13 febbraio, quella delle donne, e del 9 aprile sulla precarietà e i giovani, insieme ai nostri scioperi generali, abbiano determinato queste brezze, il cambiamento fra le persone”.
In questo panorama in evoluzione, Camusso ha anche detto che “dobbiamo aiutare i politici, e non parlo di quelli della maggioranza, ad uscire dalla torre in cui si trovano a discutere solo fra loro, tralasciando di occuparsi delle reali condizioni in cui vivono i cittadini”.
Rispetto al Governo, ha parlato della “manovra, anzi delle due manovre che arriveranno, quella di aggiustamento e quella per rientrare nel Patto di stabilità. Si comincia a sentire il refrain del ‘non abbiamo risorse’ che prelude ai tagli. Noi diciamo che quella dei tagli non è l’unica strada percorribile: occorre invece mettere mano al fisco, un fisco che sia secondo giustizia. E che non è un’aggressione ai più ricchi, ma è uguaglianza, coesione sociale. Due sono i nodi su cui occorre intervenire: quello di rendite finanziarie e grandi patrimoni da una parte,
e quello dell’evasione fiscale dall’altra”.
Camusso si è poi rivolta a Confindustria: “Di soli tagli, il Paese muore: i dati che testimoniano la scarsa crescita italiana rispetto ad altri Paesi europei dimostrano che l’Italia ha smesso di investire. Vorremmo che Confindustria smettesse di sostenere che il problema maggiore del nostro Paese è quello di riformare Pubblica Amministrazione e pensioni. Quando Marcegaglia dice che sono dieci anni che l’Italia non cresce, noi le chiediamo da quanti anni voi non fate investimenti reali, che non finiscano nella finanza? Se non ci sono investimenti, parlare di produttività significa solo sfruttare di più i lavoratori”.
Un passaggio del suo intervento, la segretaria nazionale, lo ha dedicato anche ai precari: “Qui su questo prato del Lazzaretto ho appena incontrato un giovane laureato, che mi ha raccontato di essere un precario dentro una grande impresa. Perché la verità è che anche le grandi realtà produttive basano i rapporti con chi ha studiato sul rincorrersi di stage e tirocini, spingendo i giovani laureati a guardare altrove, all’estero. Il nostro problema è o non è avere 4 milioni di lavoratori precari nel Paese? Per quello che ci riguarda, come sindacato, se non diamo ai nostri contratti valori universali, saremo sempre più deboli e rappresenteremo sempre meno persone. I contratti devono allargarsi, andare alla sostanza dei bisogni dei lavoratori, siano essi a tempo indeterminato o atipici. Per questo dobbiamo ragionare sulla contrattazione, perché le tutele che abbiamo costruito si stanno smagliando”.
Alle altre sigle sindacali ha rivolto un preciso interrogativo: “Per lungo tempo CISL e UIL hanno motivato le loro scelte sostenendo che il Governo fosse troppo forte, che fosse meglio assecondarlo. Noi non lo abbiamo mai pensato allora, figuriamoci se lo pensiamo adesso; in questa stagione di cambiamento chiediamo a CISL e UIL: c’è ancora bisogno di assecondare?”.
E dopo la tornata elettorale amministrativa, ora, conclude Camusso, “la ricreazione è finita. Dopo i festeggiamenti di questi giorni dobbiamo tornare a rimboccarci le maniche. La prima scadenza importante è quella del raggiungimento del quorum il 12 e 13 giugno prossimi. Il secondo punto su cui occorre lavorare è quello della contrattazione nazionale e di secondo livello,
perché anche qui si deve dare forma al cambiamento che è già cominciato altrove. In terzo luogo, lo ripeto, dobbiamo continuare a dire al Paese che una soluzione alternativa ai tagli della manovra c’è: è quella che parte dal fatto che ciascuno paghi le tasse a partire dal proprio reddito, secondo giustizia”.
La festa continua domani e domenica. Ecco il programma:
Sabato 4 giugno
ore 10.00-13.00: “Il lavoro che ammala” le tante facce del lavoro insicuro
Sicurezza e salute, lavoro a misura di persona e lavori usuranti.
ore 17.30: incontro “Scuola bene pubblico”
Coordina: Corrado Ezio Barachetti Segretario Generale FLC Lombardia
Con: Daniele Checchi Preside Facoltà Scienze Politiche Università Statale di Milano.
Fulvia Colombini Segretario CGIL Lombardia
Domenico Pantaleo Segretario Generale nazionale FLC CGIL
Un rappresentante della maggioranza di Governo
ore 20.30: “Sete! Allarme oro blu”, spettacolo della Compagnia Rain Italy a sostegno del SI al Referendum sull’acqua bene pubblico
ore 22.00: concerto con i Dogs in a flat
Domenica 5 giugno
ore 15.00: giochi e intrattenimenti per bambini
ore 18.00: “Soltanto il mare” di Dagmawi Yimer, Giulio Cederna e Fabrizio Barraco.
Mentre Lampedusa è al collasso, un film rende omaggio all’isola e ai suoi abitanti attraverso gli occhi di un migrante.
Interverranno: il protagonista del documentario e regista, Dagmawi Yimer, Pietro Milazzo, responsabile immigrazione CGIL Sicilia, Damiano Galletti, segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia, Giorgio Roversi, responsabile immigrazione della CGIL Lombardia.
ore 21.00:“Io so che un giorno…” per Ivan Della Mea concerto con: Giovanna Marini, Gualtiero Bertelli, Rudi Assuntino, Paolo Ciarchi, Claudio Cormio, Gang, i giorni cantati, Alessio Lega, Sandra e Mimmo Boninelli, Dudù Koate
Ricordiamo che ogni sera (ed anche il 4 giugno a pranzo) saranno attivi il ristorante e il bar della CGIL all’interno del Lazzaretto di Piazzale Ludovico Goisis 6.
Bergamo, venerdì 3 giugno 2011
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