Giustizia: FP CGIL Lombardia, attaccare regole della democrazia è attaccare i cittadini
Dichiarazione stampa di Florindo Oliverio, Segretario Generale FP CGIL Lombardia
Sta indagando la Procura sui manifesti apparsi a Milano, nella notte tra il 14 e 15 aprile scorsi, con scritto “Via le BR dalle Procure”, a firma dell’”Associazione dalla parte della democrazia” di cui il Presidente, Roberto Lassini (avvocato ed ex sindaco di Turbigo), candidato consigliere comunale Pdl a Milano, si è assunto la responsabilità dell’affissione.
Questi manifesti sono una vergogna e un gravissimo attacco alla democrazia, uno dei tanti piccoli o grandi segni del disprezzo verso le istituzioni e le regole che si è dato il nostro paese, del lavoro e delle lotte, costate a molti anche la vita, perché alle nostre cittadine e ai nostri cittadini fossero garantiti giustizia e diritti.
Questo imbarbarimento di azioni e linguaggio è inaccettabile e va contrastato.
Da parte di Lassini ci aspetteremmo rispetto e, invece, sfida le istituzioni e gli organi dello Stato proprio chiedendo voti contro di essi.
Paragonare i Pubblici Ministeri di Milano alle BR è una provocazione indegna e irresponsabile, tanto più mentre è in discussione in Parlamento la contestata e controversa riforma della giustizia, e in un momento così delicato per il paese non solo dal punto di vista economico ma anche politico, sociale ed etico. Continuare a delegittimare le istituzioni ha come effetto il disprezzo, la negazione e il disinteresse delle norme e delle regole necessarie in democrazia.
Facciamo nostre le parole del Pubblico Ministero Bruti Liberati, ricordando i Magistrati milanesi Emilio Alessandrini e Guido Galli, vittime del terrorismo negli “anni di piombo”, e tutti i Magistrati vittime delle mafie in Italia.
E’ necessario iniziare a occuparsi di una vera riforma della giustizia, nell’interesse di tutti e non di un singolo cittadino: per far ciò bisogna investire risorse per migliorare il servizio giustizia in innovazioni organizzative, tecnologie, formazione, risorse umane.
A Bruti Liberati e a tutta la Magistratura va tutta la nostra solidarietà.
Nell’interesse del paese e dei cittadini tutti, auspichiamo che, dal piano nazionale al piano locale, quanti al governo sappiano abbassare i toni, tenendo alto invece il livello del profilo istituzionale che rappresentano e riportando il confronto politico sui temi veri per il paese, quali il lavoro e la disoccupazione, i giovani e i precari, il fisco e gli investimenti, il welfare, questioni – tra molte altre – che aspettano risposte da molto, troppo tempo. Risposte per un paese migliore: per questo le lavoratrici e i lavoratori FP CGIL della Lombardia scioperano con tutta la CGIL il prossimo 6 maggio.
Milano, 18 aprile 2011