Assemblea FP CGIL personale Tribunale di Milano:
dalla mobilitazione del 25 marzo allo sciopero generale del 6 maggio. Avanti tutta!

COMUNICATO STAMPA FP CGIL LOMBARDIA

Si è conclusa da poco l’Assemblea FP CGIL del personale del Palazzo di Giustizia di Milano, un’assemblea che rientra nell’ambito delle mobilitazioni della categoria che si sono tenute oggi, 25 marzo, in Lombardia e nelle altre regioni d’Italia.

Il Tribunale di Milano è oggi attraversato dalle note vicende giudiziarie, al centro della lotta antimafia in Lombardia e sottoposto all’attacco contro la Magistratura. Nei giorni scorsi qui si è registrato lo scarto tra le riforme-spot governative e le condizioni reali in cui versano i lavoratori.

Quei è sempre più grave la carenza di organico. Felicia Russo, Coordinatrice Regionale Giustizia FP CGIL, denuncia che “a fronte dei 703 addetti previsti, ve ne sono effettivi 598; ne mancano dunque 105, il 15% circa. E in Procura la carenza sale al 40%”.
Così, mentre il Ministro Brunetta fa gli spot con i 50 milioni di euro stanziati per il Piano straordinario dell’informatica anziché stabilizzare i precari e azzerare le carenze d’organico, tra pc fuori uso e sistemi mal funzionanti si utilizzano cooperative di detenuti per scannerizzare e archiviare gli atti processuali penali. Oppure si adoperano lavoratori socialmente utili (LSU) in prestito dalla Provincia.
C’erano anche questi ultimi tra i circa 200 dipendenti che hanno partecipato all’assemblea, manifestando il proprio malcontento per le condizioni degli uffici, la riduzione dei salari, il blocco della contrattazione, la negazione del part-time.

Marzia Oggiano, Segretaria Generale FP CGIL Milano, spiegando nella sua relazione introduttiva i contenuti dell’accordo separato del 4 febbraio scorso (firmato da CISL e UIL ma non dalla CGIL), ha sottolineato le ragioni specifiche della categoria allo sciopero generale CGIL del prossimo 6 maggio, invitando tutti i lavoratori alla più alta adesione.

Florindo Oliverio, Segretario Generale FP CGIL Lombardia, afferma che “il Ministro Brunetta mette sul suo sito le faccine dei fannulloni e quando nelle bacheche sindacali appaiono le foto che lo ritraggono dormiente nelle aule parlamentari intervengono i prefetti per richiederne la rimozione. Fa réclame senza affrontare i problemi reali in cui versano i lavoratori. Ma è in buona compagnia. Mario Mantovani, Coordinatore Regionale del PdL e Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture, lo stesso che il mese scorso ha organizzato il presidio davanti a questo Palazzo contro i Magistrati, con la partecipazione di un gruppo di lavoratori del suo Ministero, in orario di lavoro, è lo stesso che parlando da sindaco del Comune di Arconate è stato sentito lamentarsi di non avere la possibilità di licenziare un dipendente reo di essersi infortunato sul lavoro, e perciò assente da tre mesi. Questo è il governo che ci troviamo. Lo sciopero del 6 maggio sarà un’ulteriore tappa della nostra mobilitazione, non di certo l’ultima”.

Milano, 25 marzo 2011

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