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BERGAMO

Dopo le tredici imprese edili estromesse dai subappalti

BREBEMI E PEDEMONTANA, LA PREVENZIONE DEI TENTATIVI DI INFILTRAZIONE MAFIOSA: I SINDACATI OGGI RICEVUTI DAL PREFETTO

“Esigenza di arrivare alla sottoscrizione di un accordo quadro con imprese che operano nei due cantieri”

Bergamo, mercoledì 16 marzo 2011

Si è tenuto oggi l’incontro che CGIL, CISL e UIL avevano chiesto al Prefetto di Bergamo Camillo Andreana in merito ai decreti di sospensione, per sospetti legami con associazioni malavitose, che hanno coinvolto tredici imprese edili, entrate nella catena dei subappalti delle due opere stradali Brebemi e Pedemontana. La conferma dello stop a queste imprese era arrivato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, all’inizio di febbraio. Ad essere sottoposte a controllo erano state 352 aziende sui due cantieri.

 

“L’incontro di oggi è stato molto utile per le rassicurazioni e le informazioni ricevute” commentano i sindacati. “Il Prefetto ha confermato la grande attenzione sul tema di un’efficace politica di prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e ha garantito il continuo monitoraggio sulle imprese che partecipano all’opera. Nell’occasione, abbiamo richiesto al Prefetto di farsi interprete, nei confronti delle imprese che operano nei cantieri della Brebemi, dell’esigenza di arrivare alla sottoscrizione di un accordo quadro per attivare sessioni di lavoro con tutti i soggetti istituzionali interessati al fine di garantire il rispetto della trasparenza, della legalità e della regolarità dei rapporti di lavoro sui cantieri”.

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