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CGIL BERGAMO
Da un anno nella sede del sindacato per rafforzare l’antifascismo nei luoghi di lavoro LA SEZIONE ANPI ALL’INTERNO DELLA CGIL INAUGURA LA PROPRIA BANDIERA
Bergamo, lunedì 14 novembre 2011
A circa un anno dalla propria nascita all’interno della CGIL di Bergamo, la sezione dell’ANPI Giuseppe Brighenti “Brach” inaugura la propria bandiera giovedì prossimo, 17 novembre. Per l’occasione di festa, a partire dalle ore 17.00 nella sala Lama della sede del sindacato in via Garibaldi 3, sono previsti gli interventi di Antonio Pizzinato, presidente regionale dell’ANPI fino a pochi mesi fa, Salvo Parigi, suo presidente provinciale, Vincenzo Beni, partigiano ed ex sindacalista ai tempi di Brighenti, Martino Signori, presidente della sezione ANPI presso la CGIL e vicepresidente dell’ANPI provinciale, Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della CGIL di Bergamo, e Eugenia Valtulina della Biblioteca Di Vittorio.
Durante il pomeriggio si esibirà il gruppo “Pane e guerra”. Nell’occasione sarà possibile sottoscrivere per la ristrutturazione della Malga Lunga.
La sezione all’interno del sindacato è stata intitolata al partigiano Giuseppe Brighenti, anche perché Brach, suo nome di battaglia, è stato segretario generale della nostra Camera del Lavoro. Nata ufficialmente nel dicembre scorso, l’idea di aprire la sezione presso il sindacato era venuta alla fine dell’estate 2010, alla Malga Lunga, durante la consueta riunione annuale dei direttivi della CGIL.
“Ci siamo accorti di quanto sia importante trasmettere ai ragazzi la memoria di quello che è accaduto anche nel nostro territorio e di quanto poco spesso si riesca a farlo. Per questo il sindacato ha deciso di costituire al proprio interno questa sezione, per far circolare anche nei luoghi di lavoro i valori antifascisti” ha spiegato il Martino Signori.
Cos’è l’ANPI L'associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) è stata costituita a Roma nel 1944, quando ancora il Nord Italia era sotto l'occupazione nazifascista, dai volontari che avevano partecipato alla guerra partigiana nelle regioni del centro. Dopo la liberazione di tutto il territorio nazionale essa si estese in tutto il Paese: anche al sud, dove gli episodi di resistenza erano stati sporadici, ma dalle cui regioni provenivano molti dei partigiani che avevano fatto parte delle formazioni del centro-nord e all'estero (Jugoslavia,
Albania, Grecia, Francia).
I suoi scopi sono: a) riunire in associazione tutti coloro che hanno partecipato con azione personale diretta, alla guerra partigiana contro il nazifascismo, per la liberazione d'Italia, e tutti coloro che, lottando contro i nazifascisti, hanno contribuito a ridare al nostro Paese la libertà e a favorire un regime di democrazia, al fine di impedire il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e di assolutismo;
b) valorizzare in campo nazionale ed internazionale il contributo effettivo portato alla causa della libertà dall'azione dei partigiani e degli antifascisti, glorificare i Caduti e perpetuarne la memoria; c) far valere e difendere il diritto acquisito dei partigiani di partecipare allo sviluppo morale e materiale del Paese; d) tutelare l'onore e il nome partigiano contro ogni forma di vilipendio o di speculazione; e) mantenere vincoli di fratellanza tra partigiani italiani e partigiani di altri paesi; f) adottare forme di assistenza atte a recare aiuti materiali e morali ai soci, alle famiglie dei Caduti e di coloro che hanno sofferto nella lotta contro il fascismo; g) promuovere studi intesi a mettere in rilievo l'importanza della guerra partigiana ai fini del riscatto del Paese dalla servitù tedesca e delle riconquiste della libertà; h) promuovere eventuali iniziative di lavoro, educazione e qualificazione professionale, che si propongano fini di progresso democratico della società; i) battersi affinché i principi informatori della guerra di liberazione divengano elementi essenziali nella formazione delle giovani generazioni; l) concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione Italiana, frutto della Guerra di Liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli; m) dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione.
Per informazioni: ANPI Bergamo, Martino Signori, vicepresidente cell. 335.6502650
Per chi vuole entrare in contatto con la sezione dell’ANPI Giuseppe Brighenti “Brach” presso la CGIL: anpibrach@hotmail.it
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