NIDIL-CGIL, FILT-CGIL, FELSA-CISL, FIT-CISL, UILTRASPORTI E UILTEMP
BERGAMO
Circa 400 collaboratori a progetto coinvolti nel nord Italia, una quarantina nella provincia orobica al lavoro soprattutto per DHL
ISONZO MULTISERVICES - DOMANI LA PAROLA FINE ALLA VICENDA CON LA STABILIZZAZIONE DEI COLLABORATORI DI AZZANO
Bergamo, mercoledì 7 settembre 2011
Con le firme sui verbali di conciliazione, domani (e venerdì), i 43 collaboratori a progetto della Cooperativa Isonzo Multiservices di Azzano San Paolo metteranno la parola fine ad una vicenda iniziata nell’aprile del 2009. Per loro si procederà alla trasformazione della posizione da soci collaboratori a progetto in soci lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato e con l’applicazione del Contratto Collettivo nazionale di “Logistica, Trasporto, Merci e Spedizioni”.
Per Isonzo Multiservices lavorano in tutto il nord Italia 417 collaboratori, che svolgono mansioni di corriere e spedizioniere per vari committenti, ma principalmente per DHL. Sin dall’autunno di due anni fa i sindacati orobici avevano chiesto la stabilizzazione ritenendo l’uso della collaborazione a progetto improprio per le mansioni, gli orari prestabiliti e la mancanza di autonomia nello svolgimento dell’attività.
La trattativa negli ultimi mesi era passata dal livello provinciale a quello nazionale, in seguito alla sindacalizzazione dei collaboratori di Isonzo anche in altri territori del nord Italia. Il 23 maggio scorso era stata, infine, siglata nella sede di Confcooperative a Bergamo l’intesa nazionale tra NIDIL-CGIL, FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI e la cooperativa Isonzo Multiservices sulla stabilizzazione dei 417 soci collaboratori a progetto impiegati nelle 14 filiali sparse nel Nord Italia, Bergamo compresa.
Un certo peso nella vertenza avrebbero avuto anche due sentenze favorevoli all’Ufficio Vertenze CGIL e a NIDIL-CGIL di Bergamo: risalgono al maggio e all’ottobre 2010,
quando il Tribunale di Bergamo dichiarò, nelle cause mosse da 2 ex collaboratori di Isonzo, entrambi cittadini del Ghana che si erano rivolti alla CGIL, l’illegittimità dei contratti a progetto, riconoscendo l’esistenza di rapporti di lavoro subordinato. Entrambi i contratti erano stati certificati dalla Commissione di Certificazione istituita presso l’Università di Modena e presieduta dal noto giuslavorista professor Michele Tiraboschi, consulente del Ministro Sacconi.
A livello provinciale, lo scorso agosto è stato firmato, poi, un accordo territoriale per la stabilizzazione dei soci lavoratori dell’unità produttiva di Bergamo, 43 lavoratori del polo di Azzano San Paolo.
L’accordo siglato a maggio prevede la trasformazione scaglionata dei soci collaboratori a progetto in soci lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato e l’applicazione del Contratto Collettivo nazionale di “Logistica, Trasporto, Merci e Spedizioni”. Nell'accordo si dà la possibilità ai lavoratori giovani con età inferiore ai 29 anni di utilizzare l'apprendistato ma tenendo conto dell'anzianità di collaborazione (che pertanto verrà considerata come parte di apprendistato già compiuto). Le unità produttive di Bergamo, Crema e Verona sono coinvolte nella prima tranche di trasformazioni. Ci saranno successivamente altri 4 scaglioni per la trasformazione dei contratti nelle altre unità operative. La fase sarà conclusa entro il 2013.
“Esprimiamo grande soddisfazione per la stabilizzazione di questi primi 43 lavoratori. Qui, nella provincia di Bergamo, è cominciata la trattativa e siamo particolarmente orgogliosi che da qui parta la fase che garantirà un posto fisso a centinaia di persone anche in altri territori entro il 2013” spiegano i sindacati di categoria NIDIL-CGIL, FILT-CGIL, FELSA-CISL, FIT-CISL, Uiltrasporti e Uiltemp di Bergamo.