SILP
Sindacato Italiano Lavoratori Polizia per la CGIL
Segreteria Regionale Lombardia
 

L’ULTIMA IDIOZIA DOPO LE RONDE: L’ESERCITO REGIONALE
Dopo le Ronde, l’Esercito nelle città e le taglie, l’ennesima castroneria sulla sicurezza


Comunicato stampa del 06 Aprile 2011

Ve le ricordate le Ronde? No? Ebbene, secondo una parte politica nota, dovevano essere la panacea a tutti i problemi sulla sicurezza in Italia. Avrebbero “pulito” le città, riportato la certezza dell’applicazione della Legge, sarebbero arrivate laddove le Forze di Polizia secondo i promotori non arrivavano più.
Tutto con un telefonino, un paio di scarpe da tennis e un giubbotto rifrangente. Fantascienza.
La realtà è sotto gli occhi di tutti: la possibilità di vedere una ronda oggi per le vie di una città italiana è pari alle possibilità di scovare un Gronchi Rosa apposto su una cartolina.
Un fallimento di proporzioni leggendarie della Lega Nord e dell’attuale Ministro dell’Interno che nonostante il ruolo e la poltrona di regnante in pectore delle forze dell’ordine italiane, evidentemente non si fidava della loro professionalità. Andate a riascoltarvi il suo discorso a Pontida giusto per ricordare meglio.
Si è andati avanti così per mesi, con argomentazioni talvolta comiche, se non fosse stato che le cosiddette Ronde sono poi diventate effettivamente realtà... anche se (fortunatamente) solo di carta.
I cittadini italiani si sono dimostrati una volta di più, più intelligenti della propaganda trasformata in Legge, cui in questi quasi tre anni si è assistito inermi quotidianamente. Sull’idea malsana (e oggi defunta) delle ronde, paradossalmente, nessuno ha mai sottolineato due aspetti: non devono essere dei primus inter pares (i rondisti) a dover segnalare le situazioni “pericolose” per la comunità e per i cittadini.
Ma devono essere TUTTI i cittadini che vi si trovano loro malgrado coinvolti, a dover alzare il telefono e chiamare le forze dell’Ordine. E’ la fiducia dei cittadini verso lo Stato che si è persa: ed invece di ricostruire questa fiducia (minata dai tagli paurosi a qualunque cosa si muova di Polizia e Carabinieri) qualche luminare ha pensato bene di aumentare la sfiducia creando organismi che sottolineano con la solo loro presenza l’inadeguatezza delle forze dell’ordine. Il secondo aspetto è simpatico e ha sottolineato l’ipocrisia dei sostenitori delle ronde: costoro infatti argomentano invariabilmente che la ragione sta nel fatto che “il giorno dopo, i malfattori, sono tutti fuori”.
Ma come? I malfattori non vengano liberati da Polizia e Carabinieri, ma dalle Procure. Le Ronde, secondo il loro argomentare, dovrebbero essere dentro i Palazzi di Giustizia e non sulle strade, dove implicitamente costoro sostengono che chi trasgredisce la legge viene preso. Ipocrisia allo stato brado.
Ora si rimane a bocca aperta dopo che qualche pasdaran ha buttato nella discussione politica l’idea dell’esercito regionale, una mostruosità di una pericolosità senza precedenti. Il ministro Calderoli (o chi per esso) con un colpo di spugna ha cancellato recentemente il reato di Banda Armata, che ha avuto come effetto collaterale (sicuramente non voluto) di prescrivere i processi ad un manipolo di leghisti che si erano costituiti in armi qualche anno fa chissà per quale motivo. Pensare che addirittura un intero esercito possa cadere in mano alla politica locale è un’aberrazione che uno Stato Civile non può assolutamente permettersi.
Pensare ad intere schiere di politici indagati, corrotti e condannati (molti di questa II Repubblica) che domani potrebbero gestire un esercito, fa tremare i polsi solo a pensarla.
Ancora una volta il SILP per la Cgil deve condannare con forza questa idea malata di fare politica per la sicurezza a sfavore dei cittadini e a favore delle campagne elettorali: come al solito una parte politica utilizza la paura e gli aspetti più animaleschi dell’uomo per suscitare consenso sociale.
Stiamo parlando di quella parte politica che solo per far qualche esempio ha ricevuto un aereo con i soldi del Ministero dell’Interno (quando i poliziotti sono senza auto) per cederlo ai Vigili Urbani (il comune di Chiari) e non si sa ancora per cosa; una parte che inventa la taglia di 500 € sui clandestini (l’arcinoto comune di Adro) salvo poi scoprire come il budget annuale fosse di 2000 €. Propaganda.
La propaganda sulla sicurezza sarà una pericolosissima arma a doppio taglio nell’immediato futuro: oltre a non risolvere i problemi reali legati alla diffusione della legalità, acuirà a dismisura il malcontento dei cittadini.

p. la Segreteria Regionale
Il Segretario Generale
Santo BARBAGIOVANNI
 

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