GRUPPO R.D.B. SPA / CIVIDINI

OGGI SCIOPERO DI 8 ORE CON PRESIDIO. DA OSIO SOPRA PARTITI 50 LAVORATORI CHE HANNO RAGGIUNTO LA SEDE DEL GRUPPO IN PROVINCIA DI PIACENZA

(per foto e video - il rientro del bus è previsto davanti all’azienda per le 15.00)

Bergamo, giovedì 9 giugno 2011

A rischiare il posto potrebbe essere la metà degli impiegati, dei tecnici e dei geometri della Cividini spa, impresa che produce prefabbricati in cemento e che fa parte del Gruppo R.D.B. spa: per questo oggi nello stabilimento di Osio Sopra si sciopera otto ore con un presidio iniziato davanti ai cancelli di Corso Italia sin dall’alba, attorno alle 5.30. La fabbrica è ferma, i lavoratori sono rimasti fuori, cinquanta di loro, su un bus organizzato dalle RSU, sono partiti alle 8.30 per raggiungere Pontenure, in provincia di Piacenza, dove si trova la sede di R.D.B.

A non convincere, anzi a preoccupare, sindacati e lavoratori (che sono circa 200 in Cividini e in totale 900 nel Gruppo), sono le linee guida del CdA per il riequilibrio finanziario della società e l’annuncio di voler razionalizzare gli stabilimenti per ridurre i costi. La mobilitazione di oggi è in corso in tutti gli stabilimenti del Gruppo e in provincia di Piacenza sono arrivate delegazioni da ogni parte d’Italia, da Alessandria come dalla provincia barese, da Montepulciano come da Verona.

“Lo sciopero di oggi ad Osio ha bloccato lo stabilimento, l’azienda è rimasta chiusa, i fornitori sono stati respinti” ha spiegato Angelo Chiari, segretario generale provinciale della FILLEA-CGIL, dal bus che sta rientrando dopo la manifestazione a Pontenure. “Il presidio iniziato questa mattina è continuato tutto il giorno e aspetta il nostro rientro. Domani si terrà un Consiglio di Amministrazione straordinario, ci aspettiamo che esso avvii un confronto responsabile sul piano industriale. Anche perché di fronte alla crisi finanziaria del Gruppo, in maniera ufficiosa, ci è stato detto che alla Cividini potrebbe rischiare la metà dei circa settanta lavoratori degli uffici. Negli ultimi tempi, è bene ricordarlo, abbiamo già dovuto sostenere venti mobilità, che, seppur volontarie con incentivi all’esodo, hanno ridotto il personale. Si tenga conto che negli ultimi tre anni il Gruppo è passato da 1600 lavoratori a circa i 900 attuali”.

Oltre ad Angelo Chiari, la delegazione di lavoratori che sta rientrando da Piacenza è accompagnata anche dalle RSU: Francesco Bonetti, Mariarosa Magnoni e Sergio Signorelli della FILLEA-CGIL, Pietro Calderone di FILCA-CISL e Diego Pozzi di FENEAL-UIL.

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