AGENDA UE PER L’IMMIGRAZIONE: MOLTE PREVISIONI, ANCORA POCA CONCRETEZZA
da: http://www.cronachediordinariorazzismo.org/
13/05/2015
Si divide in “misure previste nell’immediato” e “iniziative da varare negli anni a venire” l’agenda sull’immigrazione presentata ufficialmente oggi dalla Commissione europea. Un piano annunciato da giorni e lanciato durante il Consiglio europeo straordinario organizzato subito dopo l’ennesima terribile strage avvenuta nel Mar Mediterraneo, costata la vita a novecento (!) persone. Oggi, finalmente, le ipotesi che circolavano in questi giorni lasciano spazio a un documento ufficiale, che dovrebbe fornire, nelle parole della Commissione, “soluzioni europee” di fronte alla situazione sconvolgente “in cui versano migliaia di migranti che rischiano la vita per attraversare il Mediterraneo”, cui “nessuno Stato membro può né deve far fronte da solo”.
Ma cosa verrà messo in campo, nel concreto?
E’ previsto un aumento di “capacità e mezzi delle operazioni congiunte di Frontex, Triton e Poseidon”, che nello specifico verranno triplicati. Per il 2015 verrà adottato quello che la Commissione definisce un bilancio rettificativo, per assicurare i fondi necessari: “89 milioni di euro, comprensivo di 57 milioni per il Fondo Asilo, migrazione e integrazione e 5 milioni per il Fondo Sicurezza interna”, per finanziamenti di emergenza destinati agli Stati membri in prima linea. Entro fine maggio sarà invece presentato il nuovo piano operativo Triton, la cui definizione slitta, quindi, ancora una volta. Così come slitta il sistema di distribuzione dei migranti ipotizzato dal presidente della Commissione Juncker: l’agenda prevede infatti che entro la fine di maggio, “la Commissione proporrà un meccanismo temporaneo di distribuzione nell’UE delle persone con evidente bisogno di protezione internazionale”. E entro la fine del 2015 “seguirà una proposta di sistema permanente UE di ricollocazione in situazioni emergenziali di afflusso massiccio”.
Il piano include poi la possibilità di “proporre per la prima volta l’attivazione del sistema di emergenza previsto all’articolo 78, paragrafo 3, del TFUE per aiutare gli Stati membri interessati da un afflusso improvviso di migranti”: un punto che, è bene sottolinearlo, non si tradurrà immediatamente nell’adozione delle misure temporanee a beneficio degli stati interessati, previste dall’articolo. Tali misure, infatti, devono essere deliberate dal Consiglio europeo, previa consultazione del Parlamento europeo. La Commissione può dunque solo avanzare la proposta di attivazione (per info http://asiloineuropa.blogspot.it/2011/05/art-78-tfue.html).
Sempre entro fine maggio la Commissione proporrà “un programma di reinsediamento UE per offrire ai rifugiati con evidente bisogno di protezione internazionale in Europa 20.
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