IMMIGRAZIONE: LE "QUOTE" DELL'UE PER I RIFUGIATI? UN MALINTESO
di Anna Maria Merlo
Il Manifesto, 27 maggio 2015
Commissione europea. La "solidarietà" rivista al ribasso: per il "ricollocamento" dei migranti, Bruxelles verso la conferma del limite di 20mila in due anni (la metà di quanto richiesto dall'Onu), in particolare eritrei e siriani, "casi di emergenza" che rientrano nell'articolo 78, comma 3 del Trattato di Lisbona. Per l'attuazione, bisogna aspettare la riunione dei ministri degli Interni del 15 giugno e il via libera del Consiglio europeo di fine giugno.
In seguito all'accoglienza più che fredda dell'ipotesi di "quote" di rifugiati da spartirsi tra paesi europei per far fronte all'emergenza degli sbarchi, la Commissione europea adesso parla di "malinteso" e cerca di presentare un progetto che non venga bocciato al prossimo Consiglio dei ministri degli Interni, il 15 giugno, in vista del vertice dei capi di stato e di governo del 25-26 giugno, che dovrà esaminare la proposta.
In realtà, Jean-Claude Juncker non ha mai parlato di "quote", ma solo di ricollocamento dei richiedenti asilo, in una fase di emergenza di flussi, come stabilito dall'articolo 78, comma 3 del Trattato di Lisbona, che prevede una "misura provvisoria" e niente di più.
"Non proponiamo un sistema di quote per tutti i migranti - spiega la portavoce per le questioni migratorie, Natasha Bertaud - ma un meccanismo di ripartizione di emergenza e temporaneo per le persone che hanno manifestatamente bisogno di protezione internazionale". La misura potrebbe venire limitata a eritrei e siriani, a cui la maggioranza dei paesi della Ue riconosce il diritto d'asilo.
Già nella prima stesura della proposta di Bruxelles, era questione di 20mila rifugiati da ricollocare su due anni, cioè la metà di quanto richiesto all'Europa dall'Alto Commissariato ai Rifugiati dell'Onu (a titolo di esempio, i 28 paesi Ue hanno concesso l'asilo a 112.170 siriani, su 2,9 milioni che sono fuggiti dalla guerra, un milioni dei quali accolti nel piccolo Libano). Questa cifra potrebbe crescere a 24mila, ma resterebbe comunque molto al di sotto della richiesta Onu.
In ogni caso, mai la Commissione ha allargato la solidarietà ai "migranti" in senso più generale. L'Italia aveva chiesto "solidarietà" agli altri stati membri, ma la limitazione a eritrei e siriani ridurrà l'incidenza dell'operazione, visto che gli eritrei rappresentano il 24% delle persone sbarcate negli ultimi mesi e i siriani il 7%.
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