CITTADINANZA. IN SENATO RIPARTE LA RIFORMA PER I FIGLI DEGLI IMMIGRATI
www.stranieriinitalia.it  20 novembre 2015
Finita la sessione di bilancio, martedì riprende in commissione l’esame del disegno di legge. Con molte incognite, comprese le strumentalizzazioni legate all’allarme terrorismo
Roma – 20 novembre 2015 – Italiano chi nasce e cresce in Italia. Se ne ricomincia a parlare in Senato, per dare finalmente una risposta a un milione di bambini e ragazzi che per la legge sono ancora stranieri.
La riforma della cittadinanza per i figli degli immigrati ha già incassato un primo sì alla Camera dei Deputati. Sintetizzando al massimo: sarà subito italiano chi nasce qui da un genitore titolare di carta di soggiorno, altrimenti, chi nasce o arriva in Italia entro i 12 anni dovrà prima frequentare un ciclo scolastico.
Arrivato in Senato e assegnato alla commissione Affari Costituzionali, quel disegno di legge ha avuto però solo il tempo, a fine ottobre, di essere illustrato ai colleghi dalla relatrice Doris Lo Moro. Poi i lavori si sono fermati per dare la precedenza, come da regolamento, alla sessione di bilancio.
Oggi però Palazzo Madama ha dato il via libera alla legge di Stabilità, la sessione di bilancio si è conclusa e i senatori possono tornare al lavoro ordinario.
La commissione Affari Costituzionali è convocata per martedì 24 novembre e all’ordine del giorno ci sono proprio il “Ddl 2092 e connessi (disposizioni in materia di cittadinanza)”. Lo stesso giorno si riunirà anche l’ufficio di presidenza, per programmare il calendario dei lavori.
Tante le incognite. L’accordo trovato dalla maggioranza alla Camera reggerà? Ci sarà spazio per migliorarlo o potrebbe peggiorare? Anche in Senato il Movimento 5 Stelle se ne laverà le mani? Chi in queste ore strumentalizza contro gli immigrati l’allarme terrorismo riuscirà a colpire con la stessa arma anche il presente e il futuro dei loro figli?
Le seconde generazioni sono col fiato sospeso. Intanto, però, si riparte.
Elvio Pasca
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