COSÌ L’EUROPA HA SMONTATO IL PIANO SUI RIFUGIATI
www la stampa.it - 13/11/2015
A CURA DI MONICA PEROSINO
Svezia
Hanno temporeggiato, chiesto aiuto e cercato soluzioni alternative, ma alla fine anche la Svezia, schiacciata da un flusso di rifugiati «non più sostenibile» e dopo la richiesta del Migrationsverket, l’Agenzia per i migranti, ha annunciato una misura straordinaria: da ieri a mezzogiorno e fino al 20 novembre sono stati ripristinati i controlli alle frontiere. Erano 19 anni che non succedeva.
Il provvedimento, che il governo si è affrettato a definire «temporaneo», che «non è un muro e non preclude la richiesta d’asilo nel Paese», è stato deciso dopo che le stime avevano previsto il numero record di 190 mila arrivi nel 2015, il doppio rispetto a quelli precedentemente ipotizzati. La Svezia non è più in grado di offrire «un riparo e un’assistenza adeguata ai rifugiati», soprattutto in vista del lungo e gelido inverno. Tutti i centri di accoglienza sono stracolmi e il ministero dell’Interno ha ammesso che le forze di polizia «non possono più garantire la sicurezza». Ancora ieri il premier socialdemocratico Stefan Lofven ha ribadito che nessun richiedente asilo verrà rimandato indietro
Gran Bretagna
Eurotunnel presidiato, controlli alle frontiere, presenza massiccia delle forze dell’ordine - sia inglesi che francesi - per evitare l’ingresso nel Paese non bastano. La Gran Bretagna non si limita alla «protezione» dei confini per fermare il flusso di rifugiati, ma mette in crisi uno dei fondamenti stessi dell’Unione europea: la libera circolazione. «Il Regno Unito crede in un’economia aperta - ha detto il premier Cameron -, ma la pressione che la libera circolazione porta sulle nostre scuole, ospedali e sui nostri servizi pubblici è troppo grande». Cameron ha promesso un referendum sulla Brexit entro il 2017 e tra le richieste all’Unione spiccano quella per limiti sui «benefit» ai migranti Ue in Gran Bretagna, e un diritto di veto sulle politiche Ue, anche quelle a cui Londra
non partecipa
Spagna
La Spagna aveva deciso di alzare un muro già vent’anni fa: le reti di separazione di Ceuta e Melilla sono una delle tante barriere anti immigrati d’Europa.
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