COSA SONO I CORRIDOI UMANITARI? INTERVISTA A DANIELA POMPEI
www.santegidio.org – 15 dicembre 2015

E' stato firmato ieri a Roma il protocollo d'intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, il Ministero dell'Interno, la Comunità di Sant'Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e la Tavola Valdese, riguardante l'apertura di canali umanitari che permetteranno ai profughi di raggiungere l'Italia in modo legale e soprattutto sicuro, evitando di dover affrontare i viaggi della morte nel Mediterraneo.
Per capire meglio come funziona questo progetto abbiamo intervistato Daniela Pompei, responsabile dei servizi ai migranti della Comunità di Sant'Egidio.

Che cos'è il progetto: "Apertura dei corridoi umanitari"?
E' la possibilità di far entrare in maniera legale persone che si trovano in una situazione di vulnerabiltà e che sono potenziali richiedenti asilo nei paesi di transito limitrofi a paesi di guerra. E' destinato innanzitutto alle donne sole con bambini, alle vittime del traffico di essere umani, agli anziani, alle persone con disabilità o con patologie. I paesi coinvolti attualmente coinvolti nel progetto sono il Libano per i profughi siriani e il Marocco sia per profughi siriani ma anche per i paesi dell'Africa sub-sahariana. Il progetto consiste sostanzialmente nella possibilità di far entrare con un visto regolare, nello specifico è previsto dall'art. 25 del regolamento europeo dei visti, è un visto per motivi umanitari, tecnicamente un VTL, un visto a territorialità limitata, cioè sostanzialmente è un visto per l'Italia, quindi le persone che prendono questo visto possono entrare solo in Italia. Una volta nel nostro paese si inizia la procedura per la richiesta di asilo politico, come fanno normalmente i profughi che giungono sulle nostre coste.
L'obiettivo principale di questo progetto è di evitare il traffico di esseri umani, di evitare le morti in mare, e far vedere che è possibile utilizzare altri canali di ingresso che non siano le vie dei barconi della morte.
Quali sono gli attori coinvolti nel progetto?
Il protocollo d'intesa per questo progetto è sottoscritto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (direzione generale per gli Italiani all'estero e le politiche migratorie),
segue >1|2|3
Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies