LE MENZOGNE DELL’EUROPA SULL’ACCOGLIENZA
www.meltingpot.org – 26 giugno 2015
Se non si trattasse della vita di centinaia di migliaia di persone, ci sarebbe quasi da ridere per l’ennesimo teatrino che si è consumato durante il vertice notturno del Consiglio europeo. Per essere espliciti, non si è deciso nulla, o sicuramente nulla che possa risolvere la situazione dei tantissimi migranti che oggi attraversano l’Europa in situazioni drammatiche.
Lo slogan che il governo Renzi prova a vendere come una conquista politica è “40.000 ricollocati in due anni”.
Proviamo allora a ragionare sui numeri, ricordando sempre che dietro a ogni numero c’è una vita umana. Infatti, se, in assoluto, 40.000 può sembrare un numero considerevole, dobbiamo metterlo in relazione con altri dati. Innanzitutto, i 40.000 sono 20.000 all’anno, a fronte di oltre 270.000 arrivi totali (nel 2014) e di circa 130.000 arrivi nei primi cinque mesi del 2015. È facile capire che la “soluzione” che propone l’unità europea sarà destinata solo a una piccola parte di migranti.
Oltre a essere quindi un’ipotesi al ribasso rispetto alla vera problematica, non è nemmeno condivisa da tutti i Paesi membri, ed è passata solo perché il ricollocamento verrà effettuato su base volontaria.
Se non si è deciso nulla dal punto di vista pratico, si è però delineata una chiara linea politica: i vari paesi dovranno espellere coattivamente circa 250.000 migranti all’anno, poiché non titolari dei requisiti necessari per restare in territorio comunitario. La vera partita si gioca infatti sul piano dei diritti - con l’agenda europea sull’immigrazione prima,
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