LE DONNE MIGRANTI CHE PAGANO CON LA VIOLENZA IL BENE DELLA LIBERTÀ

di Patrizia Caiffa
agensir.it, 2 giugno 2015
Nel deserto africano o nelle carceri libiche, la maggioranza delle donne che viaggiano sole, o con mariti fragili non in grado di proteggerle, subiscono molestie e violenze sessuali. Moltissime le gravidanze indesiderate. Anche i minori non accompagnati, gli adolescenti maschi, subiscono violenze. Testimonianze sconvolgenti. Eppure, non tornerebbero indietro
Sono tantissime le donne che arrivano incinte sulle coste italiane dopo aver fatto il viaggio sui barconi rischiando la vita. Se sono sole, senza un marito o un compagno, tra gli operatori impegnati nei soccorsi scende il gelo. C'è una sola domanda diretta che non possono mai fare: "Sei stata vittima di violenza?". Purtroppo, però, con il tempo, e con l'assistenza di psicologi e mediatori culturali, le storie drammatiche escono fuori. Nel deserto africano o nelle carceri libiche, la maggioranza delle donne che viaggiano sole, o con mariti fragili non in grado di proteggerle, subiscono molestie e violenze sessuali.
E non solo le donne. Anche i minori non accompagnati, gli adolescenti maschi. Nel 2014 ne sono arrivati ben 12mila. Chi esercita il potere durante i "viaggi della speranza", trafficante o "smuggler" che sia (la distinzione è tra chi usa la coercizione nella tratta di esseri umani o coloro ai quali i migranti si affidano in maniera consapevole), abusa della propria supremazia sui più deboli. Per non parlare delle forze di polizia nei centri di detenzione libici dove vengono rinchiusi gli immigrati irregolari. Gli uomini vengono picchiati e torturati. Le donne subiscono violenze. Unica, flebile, possibilità di sfuggire a questo tragico destino è riuscire ad organizzare forme di protezione, quando partono con i mariti o con una piccola comunità.
Testimoni e protagonisti dell'orrore. Un recente rapporto di Amnesty International denuncia gli abusi nei centri libici. "Ci picchiavano con i tubi di gomma, non risparmiavano neanche le donne incinte - racconta una testimone. Di notte entravano nelle nostre stanze e cercavano di dormire con noi. Alcune di noi sono state stuprate e una è rimasta incinta. Ecco perché ho deciso di partire per l'Europa: ho sofferto troppo in prigione". In altri casi le donne vengono rapite da trafficanti e bande criminali. Chi non è in grado di pagare il riscatto viene obbligato a fare sesso in cambio del rilascio o del permesso di proseguire.
"Il trafficante aveva tre donne eritree - dice una testimone -. Le ha violentate, loro piangevano. È successo almeno due volte". Una donna nigeriana ha raccontato di essere stata vittima di uno stupro di gruppo da parte di 11 uomini appartenenti ad un gruppo armato appena arrivata nella città di Sabha: "Ci hanno portato fuori città,

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