I BAMBINI ROM? "MINORI SENZA DIRITTI". ECCO I MOTIVI DI UNA VITA IN SALITA
Rapporto dell’associazione 21 luglio. Hanno 60 probabilità in più rispetto ai coetanei non rom di essere segnalati ai servizi sociali, 7 possibilità su 10 di essere adulti discriminati per la loro etnia, 1 possibilità su 5 di non andare mai a scuola e nessuna di accedere a un percorso universitario
Da: www.redattoresociale.it
08 aprile 2015 -
ROMA - Non avrà nessuna possibilità o quasi di accedere a un percorso universitario, mentre quelle di poter frequentare le scuole superiori non supereranno l’1%. In 1 caso su 5 non inizierà mai il suo percorso scolastico. Soprattutto in tenera età avrà fino a 60 probabilità in più rispetto a un coetaneo non rom di essere segnalato dai Servizi sociali e di entrare in contatto con il sistema italiano di protezione dei minori. È la condizione di vita di un minore rom che vive in un insediamento formale o informale in Italia secondo quando riportato dal Rapporto annuale 2014 dell’Associazione 21 luglio da cui emerge, inoltre, che la sua aspettativa di vita risulterà mediamente più bassa di circa 10 anni rispetto al resto della popolazione e che, da maggiorenne, avrà 7 possibilità su 10 di sentirsi discriminato a causa della propria etnia. La mancanza di uno status giuridico certo rappresenta inoltre un grave ostacolo per il godimento di diritti fondamentali per almeno 15 mila minori rom nati e cresciuti in Italia, ma a rischio apolidia.
Le malattie della povertà. “La segregazione abitativa, l’esclusione sociale e la discriminazione, anche istituzionale, hanno un effetto devastante sulla condizione di vita dei minori rom – si legge nel rapporto – Una delle conseguenze più evidenti è quella legata alle ‘malattie della povertà’ che si declina, nella vita del minore rom, nelle cosiddette patologie da ghetto”. Gli insediamenti e i centri di accoglienza sono spesso collocati in aree insalubri e poco sicure, lontane dai servizi sanitari, con la conseguenza che le persone che vi abitano sono esposte a situazioni nocive per la salute. La mancanza dei servizi di base (igienici, impianti fognari, elettricità,
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