MUSULMANI CONTRO IL TERRORE «UNITI PER SCONFIGGERE QUESTO CANCRO DELL'UMANITÀ»
Il grido dei musulmani «No al terrorismo»
Corriere della sera Roma lunedì23/11/2015
di Monica Ricci Sargentini
Santi Apostoli
“No al terrorismo, no al terrorismo, no al terrorismo”. Lo gridano e lo rigridano come un mantra i musulmani venuti da ogni parte d'Italia per partecipare alla manifestazione Not in my nome che si è svolta ieri a Roma in piazza Santi Apostoli.
Vogliono che gli italiani finalmente capiscano che «Non siamo noi il nemico» come recita uno striscione portato dai rappresentanti di uno dei centri culturali islamici del quartiere Torpignattara, e che portare il velo non significa fiancheggiare il terrorismo.
Sara Jebuk ha i riccioli biondi coperti alla meglio da un foulard colorato, gli occhiali bagnati dalla pioggia. Ha 25 anni, è nata a Damasco, in Siria, ma è in Italia da 20. In piazza Santi Apostoli è venuta con tutta la famiglia: padre, madre e due fratelli più piccoli. «Noi non abbiamo alcun contatto con i terroristi - spiega - non sono persone che gravitano attorno alla nostra comunità. Chi ci chiede perché non segnaliamo alla polizia i nomi degli estremisti, non capisce che non li conosciamo. Io sarei la prima se dovesse capitarmi l'opportunità, spero mai ovviamente, a denunciare una persona del genere. Questi non sono musulmani quindi come potrebbero stare con noi mentre noi parliamo del vero Dio, del Dio che dice che non bisogna uccidere, che non bisogna predicare violenza?».
In piazza ci sono diverse centinaia di persone tra fedeli islamici,
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