LIBIA, IL DRAMMA DEI PROFUGHI. IN DUE GIORNI 100 MORTI IN MARE
Corriere della sera mercoledì 07/10/2015
Il rapporto: «Nel 2015 sono già più di 3.000 le vittime nel Mediterraneo»
Due avvistamenti al principio di questa settimana lungo le coste della Libia, riportati ieri dagli operatori della Mezzaluna Rossa all'Organizzazione internazionale per le Migrazioni (Oim): 85 corpi e poi ancora una decina, per un totale sconvolgente di tremila morti nel Mediterraneo dall'inizio dell'anno. Il conteggio dell'Oim segna una cifra esatta, 2.987, ma è una precisione che consapevolmente non tiene conto di decine di naufragi mai avvistati. L'Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (Unhcr), nell'aggiornamento dei dati di ieri, annota già 3.080 casi di annegati o scomparsi nel 2015, a fronte di 549.682 arrivi (di cui 416.245 in Grecia).
La maggior parte delle imbarcazioni s'è ribaltata dove son stati recuperati gli ultimi cadaveri, nel braccio di mare tra la costa meridionale della Sicilia, Malta e le spiagge libiche: almeno 2.703 vittime in meno di dieci mesi.
E il commissario Carlo Parini non si stupisce: «Il traffico non tende a diminuire, c'è una richiesta fortissima di partire e gli scafisti l'assecondano in tutti i modi, con qualsiasi barca».
Al limite del galleggiamento. Responsabile del gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina, il commissario Parini dalla sua «base» siracusana ha il controllo esatto delle richieste d'aiuto e dei salvataggi in corso: «Ci sono stati 1.800 recuperi»,
segue >1|2
Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies