BERGAMO SENZA IMMIGRATI. ATALANTA: MENO 8 GIOCATORI DA GOMEZ A PINELLA
da Bergamonews mercoledì, 17 Giugno, 2015
di Davide Agazzi
Il tema è sempre più all'ordine del giorno ed è sviscerato in tanti modi. Ma che cosa sarebbe Bergamo senza immigrati? Bergamonews inizia oggi un viaggio trasversale in diversi settori della comunità orobica per fare una fotografia che gioca con la sottrazione. Partiamo da un'eccellenza dello sport bergamasco: l'Atalanta. Senza giocatori extra Ue, la rosa si ridurrebbe di ben 8 calciatori, fior di calciatori.
Il tema degli immigrati è sempre più caldo. Sarà perché dalla Libia sbarcano sulle nostre coste ogni giorno decine e decine di persone che scappano dalla povertà e dalla guerra. Ci sono poi le immagini della Stazione Centrale di Milano, o ancora di altri sugli scogli di Ventimiglia in attesa di entrare in Francia.
In Bergamasca c'è il caso di Lizzola, dove sono stati alloggiati 94 profughi a fronte di 115 abitanti del paese. E altri profughi dovrebbero essere assegnati ad alcuni Comuni bergamaschi nelle prossime settimane.
Insomma, l'argomento è quanto mai attuale ed è sviscerato in vari modi. Noi ci siamo imbattuti nel tabloid tedesco BZ che si è domandato: cosa sarebbe Berlino senza i suoi immigrati? I risultati sono interessanti e dimostrano che, se restassero solo i tedeschi, della città (e delle sue eccellenze) oggi non rimarrebbe molto.
Da Berlino a Bergamo, allora: che cosa sarebbe Bergamo senza i suoi immigrati?
Da oggi Bergamonews inizia un viaggio diverso. Quasi a sottrazione: Bergamo meno gli stranieri. Bergamo senza quelle persone che provengono da posti lontani e che hanno sostituito, man mano negli anni, gli autoctoni in quei lavori, abbandonati, scartati per diversi motivi.
Basta dare un'occhiata alle donne delle pulizie dell'ospedale Papa Giovanni di Bergamo o in qualsiasi ufficio, osservare chi raccoglie la nostra immondizia, chiedere il Paese di provenienza delle badanti che accudiscono i nostri anziani,
sbirciare nella cucina o nel retro del nostro ristorante preferito.
O ancora, mentre si compra un'insalata in busta, pensare a quanti sono gli indiani che lavorano nelle serre di San Paolo d'Argon o della Bassa.
Infine, per ultimare l'operazione, ci sarebbe da sottrarre dall'immaginario collettivo tutti i ristoranti cinesi, giapponesi, indiani e oltre ai take-away con il kebab. Un capitolo a parte meritano i boliviani: Bergamo è la città con più boliviani che nel resto dell'Italia.
L'immagine che ne esce è una Bergamo davvero lontana dalla città attuale, che per dirla con i numeri perderebbe 36mila persone su 119mila residenti. Ma forse queste persone straniere che svolgono il loro lavoro nel silenzio non fanno mai notizia, al contrario della minoranza che delinque.
E allora occorre guardare anche in altri settori, dall'Università allo sport.
Già, lo sport. E allora partiamo dall'Atalanta.
Dalla rosa dei 29 giocatori della squadra nerazzurra nel cuore dei bergamaschi. Ebbene di questi 29, ben 8 sono cittadini extra Unione Europea. E i numeri non dicono tutto, come sempre.
Una rapida lettura alla composizione della squadra ed ecco l'appello dei giocatori che perderebbe l'Atalanta se un colpo di spugna portasse via gli stranieri: Boukary Dramè, terzino sinistro classe 1985, franco-senegalese; Maxi Moralez, fantasista argentino classe 1987; Alejandro "Papu" Gomez, 27enne esterno sinistro argentino; Marcelo Estigarribia, esterno destro classe 1987, paraguaiano; Carlos Carmona, classe 1987, centrocampista cileno di Coquimbo; Richmond Boakye, 22enne attaccante ghanese; Mauricio Pinilla, 31 anni, bomber cileno, tra i giocatori più decisi per la salvezza; German Gustavo Denis, detto il Tanque, 34 anni, bomber argentino.
Nelle ultime quattro stagioni German Denis ha segnato 52 gol con la maglia della squadra orobica.
E' solo un flash, per iniziare. Per iniziare un cammino che proverà a fotografare una Bergamo ipoteticamente priva di immigrati.