I numeri (veri) dell'emergenza profughi
martedì 24/02/2015
AVVENIRE
Il Nord chiude a nuovi arrivi. Ma le Regioni che fanno di più sono Sicilia e Puglia
MILANO
La Lombardia «è satura». Nell'ex caserma di Bresso la tendopoli provvisoria della Croce Rossa ospita 200 migranti giunti a Milano la settimana scorsa da Lampedusa e mentre in Stazione Centrale in appena 3 giorni sono arrivati dalla Puglia 400 siriani (a differenza dei primi non annunciati, e già smistati tra i centri Caritas e quelli del Comune) nelle stanze che contano si discute sul da farsi: il capoluogo ha deciso di fissare un tetto a 600 posti al giorno per i profughi («Anche le altre città ora devono dare il loro contributo», è il commento polemico dell'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino), i sindaci dell'hinterland chiedono collaborazione e aiuto, ma la Regione non ne vuol sentir parlare. E ai prefetti continua a chiedere di disobbedire alle indicazioni del Viminale sull'accoglienza.
Lo stesso muro in Veneto: anche lì «non c'è posto». È ancora polemica sui 30 profughi che a Treviso hanno passato la notte di lunedì scorso su un pullman e alla fine sono stati accolti dalla comunità marocchina. Il prefetto ha alzato le mani, il sindaco pure e coi posti Caritas già al completo lo scomodo "pacco" è rimasto per strada. Il governatore, Luca Zaia, s'è affrettato a dire che la sua regione «è un modello di integrazione reale riconosciuto a livello internazionale» e che per continuare ad esserlo «semmai, dobbiamo dare la priorità ai 42 mila immigrati stranieri residenti disoccupati perché travolti dalla crisi». Il che non farebbe un piega, se solo 350 chilometri a Sud di Roma non ci fosse l'inferno e in mezzo, nel mare, non si alzasse il grido di aiuto di migliaia di esseri umani pronti a tutto pur di salvarsi dalle fiamme e dalla follia dell'Is.
Eppure, dati alla mano, è destinata a far sempre più discutere l' "emergenza" del Nord. Gli ultimi li ha registrati appena qualche giorno fa il ministero dell'Interno e parlano di una situazione molto chiara, a livello territoriale. Nelle strutture di accoglienza italiane ai primi di febbraio erano ospitati 66.
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