LE DONNE MUSULMANE IN LOTTA PER LA LIBERTÀ "OPPRESSE DAGLI UOMINI, NON DAL CORANO"
di Goffredo Buccini e Alessandra Coppola
Corriere della Sera, 1 dicembre 2015
Secondo un rapporto dell'antiterrorismo in Europa "sono il 10% dei foreign fighters". Ma da noi sono sempre più inserite nella società. Katkhouda: "Una delle mie figlie si è appena laureata al Politecnico, ingegnere. Si continua a parlare di queste ragazze per come si vestono, e non per come si comportano da cittadine italiane".
Ma me la danno la lavatrice, da voi, in Siria? E me lo posso portare, laggiù, Adriano il gatto? Il lessico familiare, via Skype, di mamma Assunta con la sua balenga figliola Maria Giulia, divenuta Sorella Fatima nel Califfato, racconta molto della gran confusione mentale che ha indotto e induce una pattuglia di donne europee e, ormai, più d'una italiana, a ingrossare le file dell'Isis. Frustrazione e spaesamento, ingenuità ed esaltazione, talvolta soltanto desiderio di raggiungere qualcuno che si ama ed è già lì, a metà tra palingenesi globale e piccolo riscatto quotidiano. Un picco vistoso. Secondo un rapporto riservato dell'antiterrorismo sui foreign fighters e la loro area di reclutamento, "le donne sono circa il dieci per cento di chi ha lasciato l'Occidente: età tra i 16 e i 24 anni, molte laureate". E tuttavia la "Sorellanza" è assai poco rappresentativa di 644 mila musulmane d'Italia, soprattutto albanesi e maghrebine, in stragrande maggioranza inserite nella nostra società.
Lo spazio vuoto. "Se sei interessata a una cintura esplosiva più che a un abito bianco o alle fantasie delle principesse di Disney, vieni da noi", promettono i propagandisti di al-Zawra, la scuola jihadista che da Raqqa offre corsi di cucina e legge islamica, di economia domestica, armi e social media a centinaia di giovanissime come Merieme Rehally, Sorella Rim nel mondo Twitter, la studentessa che a luglio ha lasciato Padova per arruolarsi nella logistica sotto le nere bandiere di Al Baghdadi. Nello spazio vuoto del relativismo, al tempo stesso frutto maturo e tallone d'Achille dell'Occidente, un messaggio che pretende di dividere il bene e il male con la spada può penetrare a fondo. L'antidoto, forse, è riempire quello spazio vuoto con la razionalità.
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