LETTERA APERTA ALL'UNIONE EUROPEA
Da: Manifesto
Giovedì 23/04/2015
SOS-STERMINIO I MARE

Primi firmatari: Barbara Spinelli, Alessandra Ballerini, Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Erri De Luca, Roberta De Monticelli, Maurizio Ferraris, Stefano Galieni,Mauro Gallegati, Domenico Gallo, Paul Ginsborg, Dantela Padoan, Francesco Piobbichi, Marta Pirozzi, Annamaria Rivera, Alberto Vannucci, Fulvio Vassallo Paleologo, Guido Viale, Gustavo Zagrebeisky

Oltre 900 morti nel Mediterraneo nella notte tra sabato 18 aprile e domenica, a 60 miglia dalle coste libiche. È il più grande sterminio in mare dal dopoguerra. Questo è un giorno di svolta. A partire da oggi occorre mettere la parola «urgenza» al posto di «emergenza». Bisogna dare alla realtà il nome che merita: siamo di fronte a crimini di guerra e sterminio in tempo di pace.
Il crimine non è episodico ma sistemico, e va messo sullo stesso piano delle guerre e delle carestie acute e prolungate. Il Mar Mediterraneo non smette di riempirsi di morti: cominciò con.il naufragio di Porto Palo, il giorno di Natale del 1996, con 283 vittime, seguito tre mesi più tardi dal naufragio della Kater i Radës, in cui oltre cento profughi albanesi annegarono nel canale di. Otranto. Lo sterminio dura da almeno 18 anni: più delle due guerre mondiali messe insieme, più della guerra in Vietnam.
(...) Le azioni di massima urgenza che vanno intraprese devono essere, tutte, all'altezza di questo crimine, e della memoria del mancato soccorso nella . prima parte del secolo scorso. Non sono all'altezza le missioni diplomatiche o militari in Libia, dove - anche per colpa dell'Unione, dei suoi governi, degli Stati Uniti- non c'è più interlocutore statale. Ancor meno lo sono i blocchi navali, gli aiuti alle dittature da cui scappano i richiedenti asilo, il silenzio sulla vasta destabilizzazione nel Mediterraneo - dalla Siria e l'Iraq alla Palestina, dall'Egitto al Marocco- di cui l'Occidente è responsabile da anni. Le azioni necessarie nell'immediato, eccole:

1. Urge togliere alle mafie e ai trafficanti il monopolio sulle vite e le morti dei fuggitivi, e di conseguenza predispone vie legali di fuga presidiate dall'Ue dall'Onu. I trafficanti non sono la radice del male, ma un suo sintomo.

2. Urge organizzare2 finanziare interventi di ricerca e salvataggio. non solo, lungo le coste europee ma anche in alto mare, come faceva Mare Nostrum e come ha l'ordine di non fare Triton- anche se rifinanziata. Questo, nella consapevolezza che la stabilizzazione del caos libico non è ottenibile nel-breve-medio periodo.

3. Urge che gli Stati europei collaborino lealmente a tale scopo (art. 4 del Trattato dell'Unione), smentendo quanto dichiarato da Natasha Bertaud, portavoce della Commissione di Bruxelles: «Al momento attuale,
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