IMMIGRATI: CASERME O SCUOLE IN DISUSO PER LA PRIMA ACCOGLIENZA? UN VERTICE AL VIMINALE
di Daniela Casciola
Il Sole 24 Ore, 28 aprile 2015
Si svolgerà il prossimo 7 maggio un vertice, convocato dal ministro Alfano con le Regioni e l'Anci per fare il punto sull'emergenza profughi. Lo ha annunciato il sindaco di Torino e presidente dell'Anci, Piero Fassino, che ha visitato il Centro Fenoglio di Settimo Torinese, dove sono ospitati dalla Croce Rossa circa 180 profughi. La convocazione del vertice segue la richiesta di una cabina di regia, avanzata la scorsa settimana dal sindaco Fassino e dal presidente della Regione Piemonte, e della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino (si veda il Quotidiano degli enti locali e Pa del 22 aprile 2015). Nel corso dell'incontro verrà fatto il punto sulla proposta di utilizzare le caserme dismesse per ospitare i profughi e dei fondi necessari per consentire agli enti locali di far fronte all'emergenza.
Al termine della visita al centro Fenoglio, Fassino ha ribadito la necessità di creare degli "hub di accoglienza", le caserme dismesse appunto, come "luoghi di passaggio durante la fase intermedia tra lo sbarco e la destinazione finale nei Comuni per fare un primo screening e smistare poi i profughi in centri più piccoli". Fassino, ha aggiunto che, a questo scopo, possono essere utilizzati anche ospedali dismessi oppure scuole non più utilizzate.
Tre step per la prima accoglienza (sbarco, caserma, comune); la formazione per garantire "prospettive esistenziali" sia per chi resta sia per chi andrà via; una spinta alla macchina burocratica; risorse adeguate: è questo il piano per l'immigrazione dell'Anci che Fassino porterà al Governo il 7 maggio. Tutto questo sarà valutato dalla cabina di regia che dovrà guidare gli interventi in modo coordinato.
In primo piano, il nodo delle risorse: "magari venissero dalla Ue, noi siamo più che favorevoli. Il Governo si sta battendo per questo".
"È finito il tempo di interventi sporadici e di programmi europei ad hoc. Il problema deve essere risolto con un approccio europeo e con il coinvolgimento degli enti locali", lo ha detto Carla Rey, Segretario generale dell'Aiccre (Associazione italiana per Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa) che insieme ad Emilio Verrengia, Segretario generale aggiunto, ha partecipato all'incontro dei Segretari generali delle Sezioni nazionali che si è svolto a Vienna nei giorni scorsi (21 e 22 aprile).
Da Vienna, dove si è tenuta anche la riunione delle Città capitali, è stata espressa solidarietà all'Italia ed è partita forte la richiesta di non lasciare soli gli enti locali, che sono i primi a dover gestire l'emergenza migrazione. Il tutto si concretizzerà tra l'altro, con un Comitato direttivo specifico sulla questione migrazione ed accoglienza. L'appuntamento è a Monaco i prossimi 24 e 25 giugno.
L'Aiccre ha ribadito l'urgenza di progettare piani di pace e di assistenza allo sviluppo per il Medio Oriente e l'Africa. La normalizzazione politica e la stabilizzazione economica permetterebbero di porre sotto controllo i flussi migratori e offrirebbero, tra l'altro, una grande leva di crescita per l'Europa, con la partecipazione a progetti educativi, infrastrutturali, energetici, agroalimentari e industriali concordati con le autorità locali. Gli Enti locali, infine, "devono essere coinvolti anche costituendo dei partenariati per la migrazione e l'integrazione tra città e regioni dei paesi di origine e di destinazione, al fine di assicurare una gestione più decentrata delle migrazioni".