MIGRANTI, TENSIONE IN UNGHERIA: POLIZIA LANCIA LACRIMOGENI. E BUDAPEST VALUTA L’INVIO DELL’ESERCITO AL CONFINE CON LA SERBIA
da:www.ilfattoquotidiano.it - 26 agosto 2015
di F. Q.
Migliaia di profughi provano a entrare nelle zone di frontiera non ancora chiuse dal muro di filo spinato voluto dal governo Orban. La Commissione Ue annuncia 1,5 milioni di euro per gli aiuti umanitari. Gentiloni risponde a Merkel: "Nessuno bacchetti l'Italia, che fa quel che deve e anche molto di più, salvando decine di migliaia di vite umane". Merkel contestata da neonazi al centro di accoglienza di Heidenau: "Traditrice"
Il flusso della rotta balcanica non si arresta. Se Skopje nei giorni scorsi ha aperto la frontiera ai profughi che premono ai confini e che arrivano da Siria, Iraq e Afghanistan, l’Ungheria di Viktor Orban si oppone strenuamente a nuovi arrivi. E non solo con la costruzione della barriera metallica e di filo spinato lungo l’intera frontiera con la Serbia: Budapest sta valutando di inviare l’esercito al confine meridionale. In attesa della decisione del Parlamento prevista per la settimana prossima, inoltre, un nuovo corpo speciale di forze di polizia composto da 2.100 uomini da metà settembre pattuglierà il confine ungherese per bloccare l’esodo dei migranti. Il capo della polizia Karoly Papp ha però assicurato ai giornalisti che “non avranno l’ordine di sparare”. Il consiglio di sicurezza ha quindi istituito la “guardia di frontiera” che avrà sei raggruppamenti, e un effettivo totale di 2016 uomini.
Le forze dell’ordine sono inoltre ricorse anche all’uso di lacrimogeni in un centro di accoglienza a Roszke(al confine con la Serbia), perché i rifugiati volevano parlare con un giornalista della tv pubblica. Ma questa non è l’unica versione: secondo quanto ricostruito dalla Bbc, gli scontri sono scoppiati a seguito del rifiuto dei migranti di farsi registrare e prendere le impronte digitali. I profughi temono che così facendo sarebbero costretti a chiedere asilo a Budapest, mentre il loro obiettivo è raggiungere il nord Europa e soprattutto la Germania. Tensioni anche la notte scorsa, quando un migliaio di migranti sono giunti in 18 autobus da Belgrado a Subotica, al confine con l’Ungheria, affluendo nei due centri di accoglienza della zona, Subotica e Kanjiza.
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