MORCONE: "NEI PRIMI MESI DELL'ANNO 12.616 ARRIVI, ESTATE PREOCCUPANTE"
I dati forniti dal capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno. La questione accoglienza: "Oggi abbiamo 67 mila persone su 60 milioni di abitanti, ai progetti Sprar aderiscono solo 500 comuni su ottomila. Il problema che abbiamo è quello di riuscire a coinvolgere tutto il territorio"
da: www.redattoresociale.it
09 aprile 2015 - 
ROMA - “Rispetto agli arrivi degli immigrati quest’anno vivremo una grande difficoltà, l’estate si prospetta preoccupante. Solo nel periodo gennaio–aprile 2015 abbiamo registrato un’ulteriore crescita di circa mille unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: gli arrivi, infatti sono passati da 11695 del 2014 ai 12616 dei primi mesi del 2015”. A sottolinearlo è il prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno, intervenendo oggi a Roma all’evento organizzato dalla Fondazione con il sud “L’immigrazione al Sud contro ogni forma di sfruttamento”.
Morcone spiega poi che accanto alle persone che fuggono dal proprio paese per motivi umanitari è ripresa nell’ultimo periodo anche una migrazione di tipo economico, di persone che vengono in Italia in cerca di lavoro. Questo è uno dei motivi per cui stanno aumentando i dinieghi per le persone che chiedono protezione internazionale in Italia, come denunciato da Redattore sociale.
“Oggi non esiste più una via di accesso legale per entrare nel nostro paese, da tempo non vengono emanati più decreti flussi – aggiunge – non c’è quindi più la possibilità di venire a lavorare legalmente in Italia”.
Rispetto all’accoglienza Morcone ricorda poi che il 50 per cento dei migranti sono oggi accolti nelle cinque regioni del Sud, anche se "quelli che strillano su questi temi sono altri". Alcune regioni del Nord, infatti, non hanno ancora fatto fede agli accordi presi in Conferenza stato-regioni. E rispondendo alla domande dei giornalisti sulla possibilità di imporre alle regioni inadempienti la quota prevista sottolinea: “Dobbiamo essere prudenti ed attenti in questo periodo di campagna elettorale,
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