MIGRANTI, IMPRONTE "ANCHE CON LA FORZA". UNHCR: NO A ECCESSI E RISPETTO DEI DIRITTI
Lo sottolinea Carlotta Sami: “il richiedente asilo ha l’obbligo di farsi identificare, ma vanno anche rispettati i suoi diritti”. Più duro il commento di Miraglia (Arci): “Uso forza è illegittimo, abbiamo bisogno di canali umanitari non di poliziotti che bastonano i rifugiati”
www.redattoresociale.it - 15 dicembre 2015 - 15:48
ROMA – I migranti e i richiedenti asilo hanno “l’obbligo di farsi identificare”, ma se le impronte possono essere prese anche “contro la loro volontà, non ci deve essere un eccesso nell’uso della forza”. Lo sottolinea Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr per il Sud Europa, a margine della presentazione oggi alla Camera, del terzo rapporto di Carta di Roma, commentando le ultime raccomandazione di Bruxelles all’Italia. Secondo un documento reso noto ieri dall’Ansa, infatti, la Commissione europea chiede nuovamente al nostro paese una stretta sulle identificazione, invita ad accelerare con l’apertura degli hotspot e di operare anche con l’uso della forza la raccolta delle impronte digitali ai migranti. “La Commissione europea, già diversi mesi fa aveva mandato una circolare in cui si raccomandava di raccogliere le impronte digitali eventualmente anche contro la volontà del richiedente asilo e del migrante – afferma Sami -. Questo, dunque, non è un dato nuovo. Quello che conta sono le legislazioni nazionali. E’ importante ricordare che il richiedente asilo ha un obbligo, quello di farsi identificare, e quindi di collaborare. Dall’altra parte, però, devono essere rispettati i suoi diritti, che sono garantiti dalla nostro Costituzione”.
Secondo la portavoce di Unhcr, inoltre, “bisogna vedere cosa si intende con utilizzo della forza”. “L’impronta digitale può essere presa contro la volontà dei profughi – spiega - ma chiaramente non ci deve essere un eccesso nell’uso della forza. Il prefetto Morcone, inoltre, ha assicurato che ricorreranno anche a una registrazione video delle operazioni di polizia.
segue >1|2
Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies