OGGI SI MUORE DI CALDO … E NON È UN EUFEMISMO
http://www.cronachediordinariorazzismo.org/ - 21/07/2015
Raccolta dei pomodori nei campi di Cerignola in provincia di Foggia
Com’è possibile, oggi, morire per una manciata di euro al giorno, raccogliendo pomodori e frutti in campagna, sotto un sole cocente? Una notizia lapidaria, di poche righe e relegata alla cronaca locale, per liquidare la tragica morte di un cittadino sudanese di 47 anni, nell’agro neretino. L’uomo, con regolare permesso di soggiorno, ma senza un contratto di lavoro, si trovava in un’area di campagna che si trova a ridosso della strada provinciale Nardò – Avetrana, non lontano da una delle tante masserie dell’entroterra, poco prima della marina di Sant’Isidoro. L’uomo si è sentito male, mentre era al lavoro nei campi, intorno alle 14, e si è accasciato al suolo. Gli altri braccianti si sono prodigati immediatamente per fornire i primi soccorsi, trasportandolo all’ombra di un albero. Ma, all’improvviso, l’uomo ha perso conoscenza. Quando l’ambulanza del 118 è giunta sul posto, con il medico a bordo, non c’era più nulla da fare. L’uomo è morto con ogni probabilità per un malore. La salma è stata trasferita presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, mentre si attende la decisione del pubblico ministero sull’autopsia. Molto dipenderà anche da cosa accerteranno i militari. In queste ore, infatti, i carabinieri stanno ascoltando diverse persone in caserma per ricostruire i fatti in ogni dettaglio. Tra le righe, apprendiamo che l’ambulanza è arrivata sul posto ben due ore dopo la chiamata. Perché?
Eppure proprio pochi giorni fa la Cgil e Flai Cgil di Lecce hanno inviato una lettera al Prefetto, al Presidente della Regione Puglia e al dg Asl per denunciare le condizioni in cui si trovano i lavoratori impegnati nella raccolta di prodotti ortofrutticoli nelle campagne di Nardò, esprimendo “forte preoccupazione” e “indignazione”.
Tuttavia, al di là delle indagini in corso, che devono appurare la verità e fare giustizia, ci stupisce sempre il modo in cui vengono trattate queste “non-notizie”. Quest’uomo, benché provvisto di documenti, nei media, non ha mai un nome (per esempio: è “Un bracciante extracomunitario” per l’Ansa, “Sudanese si accascia sotto il sole mentre raccoglie pomodori: morto“ per lecceprima.it, e cosi via). Lasciarlo morire nell’anonimato, nonostante la gravità dell’accaduto, sarebbe uguale a non darne notizia. Triste, ma vero.
Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies