MOZIONE DI EMERGENZA - LA CRISI DEI RIFUGIATI IN EUROPA
Adottata durante il 13° Congresso della CES, tenutosi il 30 Settembre 2015
Negli ultimi mesi l’Europa è stata vittima di un grande aumento del numero di persone che hanno attraversato i confini in cerca di protezione dalla guerra e dalla distruzione dei loro paesi di origine.
Molte di queste persone richiedenti asilo mettono a rischio la loro vita e quella dei loro figli e delle loro famiglie in cerca di un ambiente pacifico e rispettoso in cui vivere. La CES si oppone con forza ad ogni misura che metta in pericolo la loro dignità umana, i loro diritti umani o la loro integrità fisica.
Le barriere e le linee di difesa che sono state costruite recentemente hanno dimostrato di essere inefficaci, e al contrario, hanno il solo impatto di deviare i flussi da una rotta all’altra facendo il gioco dei contrabbandieri. Il loro utilizzo deve essere fermato.
Siamo dispiaciuti per la morte di queste persone richiedenti asilo che attraversano il Mediterraneo e ripetiamo il nostro appello alla Commissione Europea di continuare le operazioni di ricerca e salvataggio così da fornire un’assistenza umanitaria efficace a coloro che si trovano in mare.
Lunghe code agli uffici di asilo, centri di accoglienza affollati e accampamenti improvvisati in molti angoli dell’Europa mostrano che i paesi non sono preparati e disposti a far fronte a questa crisi. Le politiche di austerità hanno accresciuto i problemi, rendendo ancor più difficoltose le condizioni dei paesi in cui i rifugiati arrivano prima.
La CES sostiene i valori europei fondamentali sul rispetto per la vita umana e la dignità, e si oppone agli atteggiamenti populisti e xenofobi. Questi valori devono essere trasformati in azioni. A questo fine una giusta cooperazione tra gli Stati Membri dell’UE nell’accettare un adeguato numero di rifugiati è essenziale, in linea con la lettera e lo spirito dei Trattati.
La CES richiede una dinamica politica di asilo Europea che rispetti le norme di protezione stabilite a livello internazionale, compresa la Convenzione del 1951 delle Nazioni Unite sullo status di rifugiato e il relativo Protocollo del 1967.
Il regolamento di Dublino deve essere revisionato. Nuove regole dovrebbero garantire che l'assistenza ai richiedenti asilo venga condivisa equamente tra gli Stati membri, e prendere in considerazione il più possibile le esigenze e la scelta di un paese di destinazione di questi richiedenti asilo, sulla base di legami linguistici o familiari, tra gli altri fattori.
La CES richiede un urgente schema di reinsediamento che vada ben oltre i 20.
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