ALFANO: FENOMENO STRUTTURALE  Audizione Affari costituzionali del Senato
www.aise.info 23/06/2015

ROMA\ aise\ - “L'immigrazione è uno dei problemi più complessi e drammatici con il quale ci confronteremo ancora nel futuro, per questo mi sembra improprio parlare di emergenza e non di strutturalità del fenomeno”. È il concetto espresso dal ministro dell'Interno Angelino Alfano nel corso di una audizione davanti la Commissione Affari costituzionali del Senato sul tema dell'immigrazione.
Per questo, sottolinea il ministro, “preoccupano i rigurgiti di nazionalismo che alimentano ipotesi di chiusura immaginando di innalzare muri anziché costruire ponti. Il principio che portiamo avanti, prosegue, è quello di solidarietà, accompagnata dalla giusta sicurezza, con un principio di ricollocazione. La quota di 24mila ricollocamenti stabilita dalla Commissione la riteniamo un primo passo e ci aspettiamo che venga attuata già da luglio, lavoreremo per fare di più e meglio e per rendere questo sistema non emergenziale ma duraturo”.
Siccome il 92% dei barconi di migranti parte dalla Libia, ha spiegato il ministro, è "Inutile fingere che senza la stabilizzazione della Libia" il fenomeno dell'immigrazione possa fermarsi.
Il ministro ha poi fornito anche i dati sul fenomeno.
"L'Italia ha dato accoglienza attualmente 78 mila immigrati: circa 48mila sono ospiti delle strutture temporanee di accoglienza, circa 20mila nel circuito Sprar e circa 10mila in centri governativi. Siamo impegnati a garantire una più equa ripartizione sulle Regioni, ripartendo gli oneri, su base proporzionale. Siamo convinti che questo contribuirà anche all'integrazione degli stranieri che, avendone titolo, rimarranno in Italia”.
Nel 2015, ha aggiunto “sono stati finora circa 59mila gli arrivi, in linea con in numeri del 2014. Gli immigrati sbarcati in Italia sono in prevalenza eritrei (25%), nigeriani (10%),
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