IMMIGRAZIONE, IL DECRETO "DIMENTICA" COLF E BADANTI
CORRIERE DELLA SERA MILANO
Giovedì 15/01/2015
di Michele Focarete

Addio a colf e badanti. La crisi economica ha colpito anche loro e i cancelli dei flussi migratori si sono solo socchiusi: la lotteria delle quote in Italia tocca 17.850 extracomunitari, compresi i 2 mila lavoratori stagionali per l'Expo di Milano. Gli ingressi veri e propri dall'estero sono solo l.ooo per gli stranieri che abbiano completato programmi di formazione nei Paesi di origine, secondo accordi con l'Italia. Mentre 2.400 per lavoro autonomo e riguarderanno imprenditori che si muoveranno nell'interesse dell'economia italiana, cioè quelli che verranno nel nostro Bel Paese ad investire. E ioo per lavoro subordinato per i discendenti italiani (fino al terzo grado di parentela) di residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile. Il via libera è arrivato con un decreto del ministro del Lavoro, emanato di concerto con Viminale e Farnesina, che autorizza nuovi ingressi per frequentare qui un corso di formazione professionale o per concludere in Italia con un tirocinio un percorso formativo iniziato in patria. E, perla prima volta, il decreto non è annuale ma fino ad esaurimento delle quote che, per la maggioranza (12.350 quasi il 70%), sono destinate agli immigrati già in Italia ma con permessi di soggiorno di altro tipo: i titolari di permesso di soggiorno per lavoro stagionale da convertire in permessi per lavoro subordinato non stagionale (4.050); i titolari di permesso di soggiorno per studio da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato (6 mila); chi ha un permesso per studio e vuole convertirlo in permesso di soggiorno per lavoro autonomo (1.o5o); chi ha un permesso di lungo periodo rilasciato da altro Stato membro Ue, da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale (1.ooo); infine 250 permessi rilasciati da altri Stati membri Ue da convertire in permesso di soggiorno per lavoro autonomo. «Mancano i permessi che da sempre hanno interessato le famiglie spiega Mostafà Ymaali, responsabile del dipartimento immigrazione della Camera di Lavoro di Milano -. In molti aspettavano di mettere a posto la colf o la badante. Tanti speravano di sistemare dei parenti, specialmente i figli maggiorenni rimasti nel Paese d'origine». E Milano? «Da noi sono passate diverse famiglie che sono rimaste deluse perché questi flussi migratori trattano di fatto solo permessi da convertire. Ne abbiamo già convertiti 300, più i 2 mila permessi di soggiorno stagionali per Expo». Le domande si presentano con modalità telematica collegandosi al sito del ministero dell'Interno o attraverso i patronati.
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