MIGRANTI DISABILI: 3,3% A SCUOLA, 1,9% ISCRITTO AL COLLOCAMENTO. “DOPPIAMENTE DISCRIMINATI”
Da: http://www.agenzia.redattoresociale.it 09 giugno 2015
In Italia i migranti con disabilità subiscono una doppia discriminazione. A dirlo è la Fish che oggi a Roma ha presentato la ricerca “Migranti con disabilità: conoscere il fenomeno per tutelare i diritti”. Sono tanti quelli che non hanno accesso a cure riabilitative specifiche
ROMA - Essere un migrante disabile: una doppia condizione di fragilità che può trasformarsi in una forma ancora più forte di discriminazione. E’ l’allarme che ha lanciato la Fish, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, che questa mattina ha presentato alla Camera dei Deputati a Roma la ricerca “Migranti con disabilità: conoscere il fenomeno per tutelare i diritti”, in collaborazione con le associazioni Villa Pallavicini e Nessun luogo è Lontano. L’obiettivo è quello di indagare le condizioni di vita degli stranieri con disabilità che spesso vivono come invisibili. “Queste persone sfuggono non solo alle statistiche ma anche alle istituzioni - ha affermato Vincenzo Falabella, presidente della Fish -. La nostra società ignora le loro esigenze e le loro difficoltà e tutto il peso grava sulle famiglie che già faticano a realizzare il loro progetto di inclusione”. Come spiega Giovanni Merlo che ha curato il rapporto, “non sappiamo il numero preciso: è un fenomeno sommerso caratterizzato da silenziose violazioni dei diritti umani”.
La prima discriminazione che subiscono è a livello lavorativo: “Il permesso di soggiorno è legato al reddito ma le persone con disabilità hanno più difficoltà ad accedere al mondo del lavoro”, continua Merlo. Nel 2013 gli iscritti agli elenchi unici provinciali del collocamento obbligatorio erano 13.108 su 676.775, pari all’1,9 per cento del totale. Di questi il 37,4 per cento sono donne (4.906). Sempre nel 2013 gli avviamenti degli extracomunitari con disabilità sono stati 643 su 18.
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