PIANO DELL'ANCI PER L'EMERGENZA PROFUGHI, INCENTIVI AI COMUNI CHE LI OSPITERANNO
di Carlo Lania
Il Manifesto, 29 ottobre 2015
Aumento dei posti Sprar, divisione dei richiedenti asilo in un numero sempre maggiore di Comuni e incentivi per quei municipi che accettano di ospitare profughi nel propri territori. Sono tre punti di un piano che l'Anci, l'Associazione dei comuni italiani, sta finendo di organizzare per fronteggiare l'emergenza migranti e che verrà presentato nelle prossime settimane al ministero degli Interni. "Il piano punta a rendere più ordinata, sicura e gestibile l'accoglienza e l'integrazione dei profughi e dei migranti", ha spiegato ieri il presidente dell'Anci, e sindaco di Torino, Piero Fassino.
L'idea all'origine del piano è duplice: da una parte non farsi trovare impreparati di fronte a nuovi e ingenti sbarchi di migranti lungo le nostre coste. Dall'altra rendere i sindaci degli oltre 8.000 comuni italiani maggiormente protagonisti dei progetti di accoglienza e non semplici esecutori delle decisioni assunte dai prefetti. Esigenze entrambe dettate soprattutto dalla convinzione che sia in Libia che in Siria certamente non si arriverà in tempi stretti all'attuazione di alcun piano di pace che sia in grado di fermare le partenze di centinaia di migliaia di disperati.
Da qui la convinzione di non perdere ulteriore tempo. Oggi l'insieme delle strutture che compongono il sistema di accoglienza nel nostro paese ospita complessivamente 99.096 migranti. La maggior parte di questi, 70.918, pari al 72% del totale, trova posto in strutture temporanee, reperite nella maggior parte dei casi dai prefetti per far fronte alle emergenze del momento. Altri 21.814 (21%) nei centri Sprar, il Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati, e 7.290 (7%) nei Cara. 464 migranti, infine, si trovano ancora nei Cie, i Centri di identificazione ed espulsione. L'intenzione del Viminale, fatta propria dall'Anci, è di aumentare di ulteriori 10mila posti il sistema Sprar,
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