Sindacato Svizzero UNIA

Frontalieri: 50 milioni di franchi

Mentre la Lega Nord stà discutendo su come spendere il 50% della consistenza del fondo disoccupazione frontalieri, nessuno sembra essersi accorto che, solo quest’ anno, i frontalieri hanno contribuito attraverso la trattenuta per la disoccupazione direttamente in busta paga al versamento di circa 50 milioni di franchi.
Conseguentemente agli accordi sulla libera circolazione, la Confederazione elvetica, dallo scorso giugno, non è più tenuta a versare ai paesi confinanti, i contributi che i frontalieri versano ogni mese alla cassa disoccupazione. Di fatto, a causa di un vuoto legislativo, dal giugno scorso (data dell’ entrata in vigore dell’ accordo) e fino al prossimo maggio, il contributo di disoccupazione, sarà automaticamente dedotto dallo stipendio del lavoratore frontaliero ma i proventi serviranno unicamente all’assicurazione svizzera. Il segretariato di stato per l’economia, (SECO) ha stimato in 25 milioni la somma complessiva che i frontalieri verseranno, durante questi 12 mesi, senza averne nessun utile. Da maggio 2010 le cose cambieranno ma a perderci saranno ancora i frontalieri
Le nuove regole
Dal maggio prossimo, infatti, entrerà in vigore una nuova regolamentazione, la quale prevede che la cassa svizzera verserà al frontaliero straniero “nel caso perda il posto di lavoro” un contributo durante unicamente i primi tre mesi di inattività. Per coloro i quali avranno lavorato almeno 12 mesi nella Confederazione, il contributo sarà assicurato per cinque mesi. Oltre questo termine, l’assicurazione svizzera non è più tenuta a versare nulla.
Considerando che i frontalieri italiani in Ticino sono circa 45 mila, il loro contributo “a fondo perso” dal giugno 2009 a maggio 2010 sarà complessivamente di circa 50 milioni. Da maggio 2010 la cifra si stabilizzerà a 25 milioni l’anno.

Lugano, 04 febbraio 2010

Sergio Aureli
Responsabile Frontalieri
Sindacato Svizzero UNIA
 

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